“Si inviino gli ispettori ministeriali a Palermo per accertare la regolare gestione delle nomine degli amministratori giudiziari nel corso degli ultimi anni da parte della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo”.
E’ quello che chiedono i deputati palermitani M5S alla Camera (Nuti, Di Benedetto, Di Vita, Lupo e Mannino) con una interrogazione depositata a Montecitorio ed indirizzata ai ministri dell’Interno e della Giustizia.
Alla base dell’interrogazione le recenti notizie di stampa sulle nuove, gravi, irregolarità che sarebbero emerse sulla gestione dei beni confiscati in seguito ad una indagine della Procura regionale della Corte dei conti.
“Le notizie riportate dalla stampa – afferma Nuti – sono inquietanti. Un nuovo caso Saguto sembra stagliarsi all’orizzonte, quando ancora non si è chiuso il primo. E’ urgente fare chiarezza, e farla in fretta. Non occorre dimenticare, infatti, che le nomine ‘allegre’, volte solo a favorire gli amici, oltre ad essere inaccettabili in sé, provocano effetti devastanti sulle imprese amministrate, che nella quasi totalità dei casi vanno incontro a fallimento”.
Ai ministri Alfano e Orlando, Nuti e i suoi colleghi chiedono di riferire anche “quali iniziative intendono intraprendere, per le parti di propria competenza, al fine di assicurare una gestione più efficiente dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e porre fine alle continue e improprie manipolazioni da parte dei soggetti che invece sarebbero deputati alla loro corretta gestione”.
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