“Il governo delle nomine non ha voluto smentirsi fino alla fine e per garantirsi le ultime regalie di fine impero non ha esitato a fare slittare artatamente la pubblicazione in gazzetta del decreto di indizione delle elezioni, cosa che ha permesso a Crocetta le ultime investiture con i soldi dei cittadini, prima di fare l’unica cosa gradita ai siciliani, togliere il disturbo”.

Lo affermano i deputati del M5S all’Ars che evidenziano come l’anomalia abbia spalancato le porte della Regione, anche se in zona Cesarini, a nuovi nominati dal presidente della Regione, cosa che invece sarebbe stata impossibile se il decreto fosse finito subìto sulle pagine della Gurs.

“La legge 43 dell’agosto 2012 – dice il candidato presidente della Regione, Giancarlo Cancelleri – stabilisce che a decorrere dalla data di pubblicazione del decreto di indizione delle elezioni è fatto divieto al presidente, alla giunta e agli assessori della Regione, pena nullità, di procedere a nomine, designazioni o conferimenti di incarichi. Se, pertanto, l’atto fosse stato pubblicato immediatamente dopo la delibera di giunta del 24 agosto che fissava la data delle elezioni, nessuna nuova nomina sarebbe stata possibile ed invece abbiamo assistito all’imbarco in extremis in Regione di nuove figure il cui operato, onestamente, non sappiamo fino a che punto potrà essere utile, visto che ormai su questo governo è ormai praticamente, e per fortuna dei siciliani, calato il sipario”.

“Anche nella Gurs di oggi – continua Cancelleri – non c’è traccia del decreto. E questo non facilita certo l’avvio della macchina elettorale, con tutti gli adempimenti ad esso connessi. Anzi. Che ci siano nuove nomine in arrivo? Una cosa è certa – conclude Cancelleri – se dovessimo vincere, queste possono considerarsi carta straccia”.