“In questi giorni si continuano a consumare fratture all’interno del nostro partito, figlie ancora di contrapposizioni nate durante il governo Crocetta e dettate da logiche di posizionamento personale che nulla hanno a che fare con le ideologie”.

Lo scrive su facebook la renziana Valeria Sudano ormai ex deputato regionale ma che punta alle prossime nazionali tornando sullo scontro in corso nel partito. “Ormai conosco alcuni riti che vengono consumati per avallare o denigrare qualsiasi operazione politica – continua – si fanno fare comunicati un po’ a tutti, per appoggiare finti teoremi da portare avanti”.

Ma Sudano se la prende con la gestione del partito in Sicilai considerata inesistente “Non si fa una direzione da mesi, che comunque ha una platea di iscritti di 4 anni fa, certamente diversa dalla composizione attuale del partito democratico, non ci riuniamo da prima delle elezioni del 5 novembre e pertanto non si capiscono i vari comunicati di questi giorni che parlano di una linea politica tradita non specificando dettata da chi ed in quale occasione”.

Lo scontro fra le correntyi appare, dunque, tanto sul merito quanto sul metodo che in politica non è cosa da poco “Mi sarei aspettata tutto questo fermento di comunicati all’indomani delle elezioni, mi sarei aspettata un’assunzione di responsabilità da parte di coloro che ci hanno portato al 4 settembre a scegliere il nostro candidato presidente e comunque mi sarei aspettata un’attività di rilancio dell’azione del partito e del centro sinistra in generale, invece alcuni soliti noti non contenti di dove ci hanno portato continuano a voler demolire tutto pur di ultimare la loro resa dei conti all’interno del partito, sono sempre gli stessi che si indignano a loro convenienza, che pensano di poter vestire qualsiasi loro decisione perché la sanno raccontare, dall’appoggio al governo lombardo all’opposizione al governo Crocetta, definendolo circo Barnum e governo dei camerieri per poi invece descriverlo come il miglior governo solo per le loro presenze in giunta”.

“Il problema non è chi racconta le favole per ottenere risultati personali – conclude – ma il popolo del Pd che deve essere lucido e non deve farsi prendere in giro da chi vuole mascariare gli altri per dimostrare di essere sempre il detentore del nostro partito”.

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