Una piccola deviazione del percorso del tram rispetto alle previsioni con un aggravio di spesa non consistente ma che permetterebbe di realizzare contemporaneamente non una ma due opere importanti per la città (conseguendo quindi un risparmio complessivo) e di servire una fetta di residenti e villeggianti valutabile fra le 10 e le 15 mila persone.

La proposta di modifica al percorso della linea E del tram di Palermo è stata presentata sulla piattaforma di consultazione dei cittadini dall’Associazione Aiace che da anni si batte per il completamento proprio di via Aiace, il pieno inserimento del quartiere di Partanna Mondello nella viabilità primaria della città e per le opere che impediscano i continui allagamenti della borgata.

La proposta avanzata dall’associazione ieri proprio alla chiusura dei termini per la consultazione dei cittadini è chiara e precisa.

“La linea E del tram, così come è prevista – spiega Eduardo Marchiano – arriva a piazza Bolivar e lì si dirama. Ferma restando la diramazione verso Sferracavallo, noi proponiamo un diverso percorso in direzione Mondello. Invece del percorso verso via Olimpo il tram può proseguire dritto e imboccare via Aiace percorrendo tutta la strada per poi riallacciarsi e raggiungere il medesimo capolinea previsto. Al ritorno il percorso può essere, invece, quello che era previsto nella prima stesura servendo, così, anche il centro commerciale olimpo e gli impianti sportivi e raggiungendo l’area attualmente usata per il circo che dovrebbe essere una sorta di rimessa. In alternativa quel tratto verso rimessa e olimpo può essere una ulteriore diramazione”.

Certamente il costo sale ma non crediamo in modo esorbitante e si potrebbe approfittare di questa opera per completare anche via Aiace con un solo cantiere e i medesimi finanziamenti. si servirebbe una vasta fetta di popolazione residente e villeggiante, si risolverebbero i problemi dell’area facendo anche le opere per incanalare le acque piovane e si eviterebbe anche di tagliare in due via Galatea restringendola e creando anche qualche problema di sicurezza”.

“C’è, infine – conclude Marchiano – la questione delle aree della parrocchia attualmente utilizzate per la chiesa all’aperto e sulle quali insiste anche un progetto di natura sociale che verrebbe azzerato usando una metà di quell’area per il tram. con la nostra soluzione quei terreni resterebbero intoccati e utilizzabili per i progetti prima previsti”.

Una proposta di buon senso e ponderata che adesso dovrà, però, fare i conti con gli studi dei tecnici, le disponibilità di finanziamenti e le valutazioni comunali