L’Ast è arrivata al proprio traguardo. L’operazione di salvataggio è terminata, con le firme sugli ultimi documenti in questi giorni, e dal primo luglio, nella versione di società in house inizierà la sua nuova vita. Che porterà subito all’indizione di quattro concorsi per assegnare un totale di 158 posti.
Il piano di salvataggio era stato studiato a Palazzo d’Orleans da oltre un anno. E prevede un sostanzioso apporto della Regione a copertura delle perdite (21 milioni) più un pesante contributo da circa 19 milioni per acquistare 260 bus. I primi 80, usati, verranno acquistati subito, gli altri, nuovi, nel corso del triennio.
Formalmente l’Azienda Siciliana Trasporti è stata trasformata da partecipata a società in house. E ciò proprio per far sì che dal primo luglio possano esserle affidate dalla Regione, senza gara, tratte per 12,3 milioni di km all’anno che in 9 anni valgono 235 milioni di euro. Così è stata salvata un’azienda che al momento dell’insediamento del governo Schifani era di fatto fallita.
Adesso il presidente Alessandro Virgara è pronto a varare la fase operativa della nuova Ast. Che passa subito dalla definizione dell’organigramma che servirà alla società per le tratte che la Regione le ha affidato. Attualmente l’azienda conta 520 dipendenti di ruolo e 120 interinali. Tutti vedranno confermato il proprio posto. Per gli interinali c’è però una doppia via. Il contratto che la Regione ha siglato con gli altri operatori che si sono aggiudicati le tratte messe in gara fra l’estate scorsa e i primi mesi di quest’anno prevede la cosiddetta clausola di salvaguardia: “Dunque – spiega Virgara, chi eredita alcune delle nostre vecchie tratte porta con sé anche il personale che vi impiegavamo». Per tutti gli altri precari l’Ast prevede punteggi premianti nei concorsi che saranno banditi fra luglio e settembre. In pratica, gli attuali interinali avranno una sorta di priorità sull’assunzione. Ma i posti che si renderanno liberi saranno di più e quindi, calcola Virgara, ci sarà spazio anche per nuovo personale proveniente dall’esterno.
I quattro bandi che verranno pubblicati in estate mettono in palio 91 posti da autista, 37 da amministrativo, 25 da tecnico di officina. L’ultimo concorso assegna dieci posti di varia natura nelle sedi periferiche. “Saranno concorsi che daranno vita a graduatorie aperte – spiega Virgara – perché alcuni posti si renderanno disponibili solo a seguito dei pensionamenti già programmati in questo triennio”.
Alla fine il conto arriverà a 158 assunzioni. Che porteranno il totale del personale col contratto a tempo indeterminato a 569 entro il 2029.
Si chiude così una fase lunga e complicata per la definizione del piano che Schifani e l’assessore Alessandro Dagnino hanno elaborato un anno fa. Le cui tappe principali sono state l’approvazione del piano di risanamento a dicembre e la firma dei contratti con la Regione a fine marzo. Ora l’avvio della fase operativa che culminerà il primo luglio nella prima nuova corsa. A quel punto, per statuto, l’attuale Cda decadrà. «Il compito che il presidente ci aveva affidato è stato portato a termine nei tempi previsti. L’azienda è risanata ed è in house» commenta Virgara. La cui poltrona rientra fra quelle di cui il centrodestra discuterà la prossima settimana nel vertice sul sottogoverno.
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