Bocciatura secca e perentoria sull’ipotesi di realizzazione di un nuovo centro commerciale, a Palermo. Ad alzare la voce e ad esprimere il proprio diniego senza se e senza ma sono proprio le associazioni di categoria. In primiis Confcommercio Palermo attraverso la sua presidente Patrizia Di Dio.

“Mai più centri commerciali dentro la città. Non lo permetteremo mai, faremo le barricate se il caso. Restiamo sorpresi, trasecolati anche soltanto dal fatto che se ne parli. Ciascun imprenditore può presentare idee, progetti, programmi che ritiene opportuni e ci sono tanti possibili investimenti da poter fare a Palermo, investimenti che possono rappresentare progetti di sviluppo per l’intera città, ma l’unico che non serve è un altro centro commerciale di cui nessuno sente la mancanza: non serve né alla città, né ai commercianti, né ai consumatori che ne hanno a disposizione ben tre”.

“Semmai – sottolinea Patrizia Di Dio – dobbiamo tutelare i negozi di vicinato che hanno resistito e sono un importante patrimonio per Palermo, perché se muore il commercio cittadino, muore la stessa città. Senza i negozi, la città diventerebbe un dormitorio, oltre a impoverirsi sempre più. Piuttosto che parlare della realizzazione di un nuovo centro commerciale – aggiunge la presidente di Confcommercio Palermo – aiutiamo i centri commerciali “naturali” a rigenerarsi, con servizi, parcheggi, decoro, sicurezza, arredi urbani, progetti culturali, di design, artistici ed eventi. Il paradosso è che si discute di un nuovo centro commerciale, ma non si interviene per esempio su via Roma, che è stato un importante centro commerciale “naturale” e adesso conta 116 vetrine chiuse. Così come stanno soffrendo tante aree commerciali della città. Il Consiglio comunale ascolti, come da tempo chiediamo, le istanze delle associazioni di categoria invece di occuparsi anche solo dell’eventualità di discutere di dare autorizzazioni in variante ai mega centri commerciali”, conclude Patrizia Di Dio.

Dello stesso avviso anche Confesercenti: “Palermo non ha bisogno di nuovi centri commerciali, che avrebbero l’unico effetto di condannare alla chiusura tanti negozi di vicinato che oggi sono la spina dorsale dell’economia cittadina. Confesercenti è pronta alle barricate”. Così Mario Attinasi, presidente di Confesercenti Palermo. “Chiediamo all’amministrazione comunale di respingere l’ipotesi di nuovi centri commerciali – continua Attinasi – e al contempo chiediamo che si occupi di mettere i piccoli e medi negozianti nelle condizioni di poter competere alla pari con i colossi esteri: bisogna liberalizzare l’apertura delle medie strutture in centro così come previsto dalle regole europee, creare parcheggi e servizi per il centro città, tutelare quelle attività che sono un presidio di sicurezza e legalità nei quartieri, favorire l’economia cittadina evitando che i profitti finiscano nelle mani di multinazionali estere che creano poco lavoro e impoveriscono il territorio. Su questo non siamo disponibili a fare sconti a nessuno”.