Nuovo raid nel centro storico a Palermo. I ladri sono entrati negli uffici dello stato civile di Palermo in piazza Giulio Cesare. Ad appena quindici giorni qualcuno è entrato di nuovo negli uffici comunali.

Sono in corso i controlli da parte dei carabinieri che insieme ai tecnici comunali stanno verificando i danni provocati e quantificando quello che è stato portato via.

“Il sindaco deve accettare che la situazione in centro è fuori d ogni forma di prevenzione – dice Antonio Nicolao vicepresidente della prima circoscrizione – Serve un incontro con il prefetto di Palermo per aumentare i controlli da parte delle forze dell’ordine”.

Raid negli uffici comunali dello Stato civile di Palermo, indagini della polizia

Raid negli uffici dello Stato Civile del Comune di Palermo che si trovano in piazza Giulio Cesare. Qualcuno è entrato la scorsa notte e ha messo a soqquadro tutti i piani dove ci sono i servizi anagrafe ed elettorale. Sono stati divelti tutti i cassetti chiusi e gli armadi. Sono stati gettati a terra stampanti e computer.

I vandali hanno anche portato via soldi trovati nei cassetti e materiale di cancelleria. “Stiamo facendo l’inventario di quanto manca – dice l’assessore al persone Dario Falzone – Nel palazzo non ci sono telecamere”.

Anche entrare non è stato difficile. I dipendenti affermano che la porta d’ingresso non è corazzata e aprirla è tutt’altro che difficile. Le indagini sono condotte dalla polizia. Resta il fatto che la zona della stazione centrale di Palermo ormai è al centro di furti e razzie. Proprio come ha denunciato il parroco della chiesa di Sant’Antonino Fra Gaetano Morreale che dopo l’ennesimo furto subito in chiesa ha deciso di chiuderla per proteggersi.

I ladri hanno fatto razzia del magazzino delle Reset che si trova al quarto piano degli uffici comunali in piazza Giulio Cesare a Palermo. Sono stati portati via detersivi e materiale di cancelleria.

Al secondo piano sono stati portati via i soldi e bolli agli uffici dello Stato Civile dove si pagano i certificati. Le indagini sono condotte dalla polizia e sono intervenuti anche gli agenti della Scientifica per risalire alle tracce degli autori del raid che ha messo a soqquadro i quattro piani del palazzo.

Furto in sacrestia, i frati ‘Chiudiamo la chiesa lo Stato non ci tutela’

E’ entrato in sacrestia approfittando di un momento in cui i frati erano impegnati a dire messa e i volontari a iniziare a programmare le attività della giornata.

Cercando di fare meno rumore possibile un giovane è entrato nella chiesa di Sant’Antonino a Palermo a due passi dalla stazione, ha aperto la borsa di una volontaria che era lasciata appoggiata ad un mobile e ha preso il portafoglio e il cellulare.

Le immagini del sistema di videosorveglianza nella chiesa, installato dai frati dopo i numerosi furti anche tra i banchi della parrocchia durante le celebrazioni riprendono tutta la scena.

“Siamo stati costretti a chiudere la chiesa – dice il parroco Fra Gaetano Morreale– perché lo Stato non ci tutela. Non possiamo rischiare ancora. Abbiamo chiesto più volte controlli e più sicurezza nella zona della stazione.

Questa mattina qualcuno è riuscito ad arrivare fin dentro la sacrestia e rubare così impunemente. La donna derubata ha presentato la denuncia in commissariato”.

 

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