Presenteranno un ricorso al Tar i residenti delle zone balneari di Palermo, in vista dell’approvazione del regolamento “Movida” che dovrebbe essere votato in consiglio comunale l’8 novembre. La vicenda era iniziata nel marzo 2023, quando il Comune aveva preannunciato il nuovo regolamento, con possibilità per i locali di Romagnolo, Sferracavallo, Addaura e Mondello di consentire la musica fino a tarda notte.
Inviata lettera di contestazione al Comune
Un gruppo di cittadini, grazie all’Associazione Cid, che si occupa di diritti dei consumatori e dei cittadini ed insieme al comitato “valorizziamo l’Addaura”, aveva deciso di rivolgersi allo studio legale Palmigiano e inviato una prima lettera di contestazione al Comune.
In vista della possibile votazione dell’8 novembre, gli avvocati Alessandro Palmigiano e Marco Cassata, hanno inviato una diffida al Comune, alla prefettura e alla questura, per sottolineare i possibili danni dei cittadini delle aree costiere, e proporre delle modifiche.
Cosa prevede la bozza del regolamento
Nella bozza del Comune, infatti, si prevede nei locali della costa si possa suonare fino alle 2 di notte, senza distinzione tra giorni lavorativi e weekend, cosa che invece viene fatta per il centro storico, dove si fa una specifica indicazione degli orari 00.30 per i giorni feriali e 1.30 per venerdì, sabato e prefestivi. Inoltre, se per il centro storico, prima di rilasciare l’autorizzazione per la musica, viene richiesta una perizia fonometrica, con indicazione dei livelli percepiti nell’abitazione più vicina e che gli impianti di amplificazione siano dotati di limitatori, questo esame non viene richiesto per le zone costiere. Bisogna bilanciare il lavoro di pub e locali e il riposo dei residenti.
Palmigiano, “Regolamento inaccettabile”
“Il Regolamento, così come formulato, è veramente inaccettabile – ha dichiarato Alessandro Palmigiano – se il Comune non ascolterà le ragioni dei cittadini, le associazioni sono pronte a presentare ricorso al Tar”.
Regolamento movida bloccato dal rimpasto al Comune
Intanto, tutto fermo all’ombra del rimpasto in Consiglio Comunale. Il redigendo “regolamento movida” è rimasto impantanato fra le polemiche attualmente in essere nell’organo consiliare. L’aula infatti, nella seduta odierna, non ha fatto significativi passi in avanti rispetto ad un atto incardinato già da qualche giorno. Inevitabili le refluenze di quanto sta avvenendo all’esterno di Palazzo Comitini.
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