Il Consiglio comunale di Bagheria ha approvato, ieri, con la delibera n. 11 del 26 febbraio 2019, all’unanimità dei 22 consiglieri presenti , il nuovo regolamento per la disciplina dell’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

Con la delibera n. 26 del 30 gennaio 2019 la Giunta aveva approvato questo nuovo che necessitava di un aggiornamento dal momento che il precedente, approvato con la delibera di Consiglio comunale n. 88 del 22/07/2010 era stato approvato prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo n. 159/11 che disciplina in maniera organica le modalità di utilizzo dei beni confiscati alla criminalità.

“Esprimo enorme soddisfazione per l’approvazione di questo regolamento – dichiara il presidente del Consiglio comunale Marco Maggiore – è tra i più innovativi in Italia e probabilmente il primo a inserire la pratica virtuosa dei patti di collaborazione per l’amministrazione condivisa. Ringrazio l’aula per la maturità dimostrata e il segretario generale in qualità di proponente della delibera. Ma un ringraziamento va anche al sindaco Patrizio Cinque e alla giunta comunale, per l’attenzione dimostrata al tema come conferma la recente assemblea svolta a Montecitorio, dove è emerso che Bagheria è tra i comuni virtuosi per l’amministrazione condivisa dei beni.

Il nuovo schema di regolamento, predisposto dal segretario generale Daniela Amato e proposto al Consiglio risponde al dettato normativo del decreto legislativo 159/00 e alle sue ulteriori modifiche attuate dalla legge 161/2017, è formato da 27 articoli e detta i principi e l’ambito di applicazione, la tipologia di soggetti che possono richiederne la gestione, l’utilizzo per fini istituzionali, per finalità sociali e anche per finalità lucrative con le concessione a titolo oneroso, e anche le regole in caso di concessione per emergenza abitativa.

Detta inoltre le regole per la procedura di assegnazione e la stipula dei contratti ed i criteri per i divieti di concessione nonché le condizioni sanzionatorie.

Tra le altre novità, all’articolo 27, come già anticipato del Presidente Maggiore, tra le norme finali, comma 2 si legge: “i beni confiscati, nel rispetto delle vigenti disposizioni normative, possono formare oggetto di amministrazione condivisa secondo quanto previsto dal regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani approvato con la deliberazione di consiglio comunale n, 18/2018”.Quest’ultima novità permetterà di siglare patti di collaborazione con i cittadini anche per i beni confiscati. Sembra che non esistano attualmente esperienze simili in Italia.