I carabinieri della Compagnia di Lercara Friddi hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Termini Imerese, nei confronti di cinque trentenni palermitani, accusati dei reati di furto in abitazione, ricettazione e porto abusivo di arma.
Gli arrestati
Gli indagati dai carabinieri della Compagnia di Lercara Friddi accusati di 25 furti nei casolari di campagna sono i palermitani Simone Di Maria, 24 anni, Silvio Giuseppe Di Maria, 32 anni, Mirko Semilia, 28 anni, Francesco Ales, 22 anni, Marco Fascella, 32 anni. Sono accusati aver compiuto furti nelle campagne tra Castronovo di Sicilia, Lercara Friddi, Roccapalumba e Vicari.
Oltre 25 furti
Secondo le indagini, coordinate dalla procura, gli indagati sarebbero responsabili di oltre venticinque furti in abitazioni messi a segno, in concorso tra loro, nei mesi di agosto e settembre dello scorso anno, a Castronovo di Sicilia, Roccapalumba, Vicari e Lercara Friddi, dai quali avrebbero ricavato un bottino di circa 50.000 euro.
Gli indagati sarebbero inoltre accusati di ricettazione di due autovetture. L’indagine scaturisce da un’escalation di furti in abitazione e casolari di campagna, la scorsa estate, nell’arco di poco più di trenta giorni, commessi di notte nel territorio di Lercara Friddi.
Cinque giovani identificati a Castronovo di Sicilia
La notte tra il 21 e 22 settembre a Castronovo di Sicilia, erano stati identificati e denunciati cinque indagati, che braccati dai carabinieri avevano lasciato il bottino, le auto rubate e la pistola. I cinque stavano tentando di tornare a bordo di una vettura intestata ad uno della banda.
Quando entravano in azione arrivavano nei casolari a bordo di auto rubate e portavano via tutto quello che trovavano: piatti e bicchieri, ad elettrodomestici come frigoriferi, fino ad attrezzi agricoli di valore come decespugliatori e motoseghe.
La refurtiva sarebbe poi stata caricata a bordo dei veicoli rubati, con i quali i ladri avrebbero fatto rientro a Palermo prima dell’alba.
I destinatari della misura sono stati tradotti presso la Casa Circondariale “Lorusso – Pagliarelli” di Palermo. Contestualmente è stata proposta, nei loro confronti, l’applicazione della misura di prevenzione personale del foglio di via obbligatorio per tre anni dai Comuni ove avrebbero commesso i furti in abitazione.
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