Nella nota trasmessa da Enel produzione Spa al Comune di Termini Imerese, la società avverte che agirà dinnanzi alla Autorità giudiziaria, qualora l’Amministrazione comunale non rilasci parere favorevole al progetto di frazionamento della Centrale Ettore Majorana entro 15 giorni dal ricevimento della suddetta istanza.

“Una richiesta del tutto folle e sconsiderata, – intervengono subito dal Movimento 5 Stelle – oggi l’Enel, dopo aver portato avanti il progetto senza mai coinvolgere la città di Termini Imerese per oltre un anno, non solo vuole imporci un progetto di stoccaggio di idrocarburi mai sottoposto alla valutazione della città e dei cittadini, e mai presentato ufficialmente al Comune di Termini Imerese, ma vuole anche impedirci di esprimere eventuale parere negativo, minacciandoci di adire le vie legali”. Sono pronti alla battaglia, il candidato alla presidenza della Regione per il Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri, l’ex presidente della commissione Ambiente all’Ars Giampiero Trizzino e la consigliera comunale 5Stelle di Termini Imerese Maria Terranova.

E’ arrivato il momento di difendere i nostri territori da chi vuole depredarli, – afferma Cancelleri – i cittadini devono poter decidere se piazzare o meno un mostro in casa propria, devono essere messi nelle condizioni di scegliere, ed è per questo che li coinvolgeremo in tutte le azioni che porteremo avanti per fermare il progetto di Enel”.

Un progetto che non avrebbe ottenuto nessuna autorizzazione dal Comune perché non è mai stato presentato. “Come se non bastasse, – aggiunge la consigliera comunale Terranova – anche il tipo di frazionamento depositato al Comune è stato bocciato con parere negativo dall’ufficio tecnico dell’Ente locale”. Dal frazionamento presentato da Enel si rileva che ben quattro serbatoi (quelli posti sul fronte della strada) sconfinano rispetto alla particella originaria e ricadono sul Demanio Marittimo.

In ultimo, il deputato Trizzino: “Abbiamo di fronte un territorio che negli anni passati ha già pagato con la salute dei propri cittadini gli scempi di uno sfruttamento indegno. Il M5S resta totalmente contrario alla riconversione, è fermo il nostro NO al progetto”.