“È a dir poco imbarazzante il mancato intervento della politica, regionale e nazionale, e delle istituzioni tutte, sulla pesante ombra del  ‘sistema Romeo’ sull’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo e sulla Gesap, la società partecipata che gestisce la struttura”. A parlare è Riccardo Nuti, parlamentare siciliano, che a riguardo ha presentato un’interrogazione per chiedere quali informazioni siano in possesso dei ministri dell’Interno e della Giustizia.

“È surreale che mentre la Procura apre un fascicolo sul bando da 8,7 milioni vinto dalla Romeo Gestioni per le pulizie all’interno dell’aeroporto – continua Nuti – la politica che pure è chiamata in causa, colpevolmente non condanna e non chiarisce come ha vinto il bando la ‘Romeo Gestioni’. Eppure basterebbe leggere le intercettazioni per rendersi conto di come Romeo e l’ex parlamentare Italo Bocchino si vantassero di avere presunti contatti con uomini di Orlando ‘che ci stanno dando una mano’ o con Antonino Lo Presti, ex deputato di An e militante di Futuro e libertà, oggi componente della sezione consultiva del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione siciliana”.

Ma nell’atto presentato da Nuti, il parlamentare chiede conto anche delle informazioni in possesso di Prefettura e Procura di Napoli, considerando che «la Gesap aveva chiesto loro “informazioni di legalità”».

“Secondo quanto dichiarato dalla Gesap – Nuti conclude – la Romeo Gestioni non è mai arrivata a Palermo in quanto il contratto non è stato firmato. Ma ciò non toglie che il quadro tratteggiato dalle inchieste, se fosse confermato, è inquietante, visti i nomi e la rete che emergono dalle intercettazioni. Lascia dubbi anche il presunto ruolo di un funzionario, secondo le intercettazioni, nella gestione del bando. Attendiamo, nell’attesa che il Governo risponda all’interrogazione, che chi di dovere chiarisca e prenda una posizione netta contro questo torbido sistema”.