Ad una settimana di distanza dall’omicidio di Annamaria Scavo, avvenuto a Carini lo scorso 15 giugno, la famiglia della donna ha organizzato per questa sera un momento di preghiera e una fiaccolata.

oggi, sabato 22 giungo, a partire dalle 20 nella chiesa madre di Capaci si svolge una funzione religiosa subito dopo le strade del paese saranno percorse da un corteo in memoria della donna.

“Sarà quello il momento – spiegano i familiari – per ricordare chi era Annamaria, quello che ha subito in questi anni e fare luce su quanto successo”.

Intanto proseguono le indagini sul delitto, del quale è accusato l’ex Marco Ricci. Al centro delle verifiche degli inquirenti c’è ancora la versione del figlio della coppia che ha assistito alla morte dea madre ma difende il padre raccontando i fatti in un modo che non convince gli inquirenti. A contestare la sequenza dei fatti  raccontata da padre e figlio ci sarebbero le tracce di acido trovate sulla donna e  le immagini delle telecamere anche se il delitto non viene ripreso nella sua fase cruenta.

Gli investigatori non avrebbero dubbi sul fatto che sia stato Marco Ricci a portare l’acido in negozio con una siringa. La Procura dei minori sta addirittura vagliando la posizione del figlio quattordicenne che ha raccontato di essere stato difeso dal padre da una aggressione subita da parte della madre. Tra Marco Ricci e suo figlio ci sarebbe un legame forte e i due potrebbero aver concordato la versione dei fatti da raccontare quando sono rimasti a lungo dentro il negozio in attesa dei soccorsi.

Secondo il procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e i sostituti Giulia Beux e Maria Rosaria Perricone, l’uomo avrebbe recitato un copione già concordato ma le prove racconterebbero diversamente gli eventi

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