Non si esaurisce l’attenzione per l’omicidio di Balestrate in cui perse tragicamente la vita il giovanissimo Francesco Bacchi, 19enne di Partinico, davanti ad una discoteca la notte dello scorso 14 gennaio. Arriva anche lo sciacallaggio.

Segnalazioni di raccolte fondi ma la famiglia smentisce

Ci sarebbero state, infatti, diverse segnalazioni di persone che avrebbero promosso una raccolta fondi per l’ipotetica celebrazione pubblica del funerale del ragazzo. Tuttavia i familiari smentiscono categoricamente che sarebbero mai state autorizzate iniziative simili. Anche attraverso i social, i parenti del giovane fanno sapere che non sarebbe stata organizzata alcuna colletta e che non ci sarebbe nessuna iniziativa del genere.

“Smentiamo assolutamente che ci sarebbero collette per il funerale o per altre iniziative collegabili alla morte di mio cugino Francesco – afferma Vincenzo Corso – la malvagità mescolata alla stupidità non ha limiti”.

I funerali pubblici vietati

Le esequie furono vietate dal questore in quanto Ninì Bacchi, il padre della vittima, è imputato nel processo “Game over”, in attesa del pronunciamento della Cassazione, sugli interessi tra mafia e centri scommesse.

In oltre 4000 hanno firmato per chiedere funerali pubblici

Nei giorni scorsi sul web è stata aperta una petizione, vera, per chiedere i funerali pubblici. Su Change.org, una nota piattaforma di raccolta firme, in qualche giorno sono stati oltre 4000 a chiedere le esequie per il giovane. Un risultato oltre le aspettative dell’iniziativa avviata sulla nota piattaforma Change.org. Si pensi che l’obiettivo prefissato era di 2.500 firme. Traguardo ampiamente superato nelle prime 24 ore. Si può firmare anche con moduli cartacei distribuiti nei principali esercizi commerciali della città.

A farsi promotrice un’amica della famiglia Bacchi, Alessandra Maltese, racconta al Giornale di Sicilia: “Francesco è stato ucciso due volte, una seconda volta dallo Stato che ha manifestato la sua forza contro un ragazzo addossandogli delle colpe che non ha mai avuto”, ha detto pubblicamente la giovane.

Il riferimento è al divieto da parte del questore Vito Calvino di svolgere funerali in forma pubblica per ragioni di ordine pubblico e sicurezza.

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