“Noi non siamo come loro” ma siamo stati trattati esattamente ‘come loro’ anzi peggio data l’attuale situazione”. Hanno affidato ad una lettera la loro rabbia gli amici di Francesco Bacchi che oggi non hanno potuto dare l’ultimo saluto al loro amico nel corso dei funerali ucciso la notte tra sabato e domenica a Balestrate nei pressi della discoteca Medusa.

“Ciccio è stato ucciso due volte”

“Ciccio –prosegue la lettera – è stato ucciso due volte, una volta da quell’essere immondo e la seconda volta dallo Stato che ancora una volta ha voluto manifestare la sua forza approfittando della morte di un 19enne per scopi alquanto personali. Avete privato lui dell’essere salutato per come meritava visto il ragazzo meraviglioso che era e avete distrutto ancora di più la sua famiglia, noi amici e tutte le persone che lo amavano non permettendoci di vivere il dolore in santa pace ma circondati da carabinieri, polizia, squadra antisommossa come se Francesco fosse un boss mafioso, un terrorista o un delinquente. Francesco era semplicemente Francesco e non il ‘figlio di’ come è stato presentato da tante testate giornalistiche che non hanno perso occasione per colpire ancora e ancora”.

La vittima Francesco Bacchi è figlio di Benedetto ‘Nini’ ai domiciliari in attesa della sentenza definitiva nel processo su mafia e scommesse emersa nel corso dell’operazione Game Over.

“E a coloro che difendono o meglio cercano di giustificare il gesto che ha portato Ciccio alla morte dico che prima della professionalità, in alcuni casi, bisogna mettere davanti l’umanità e agire di conseguenza – concludono gli amici – Noi non ci fermeremo finché Ciccio non avrà la giustizia che merita sempre con correttezza ed educazione perché è vero ‘noi non siamo come loro’”.

Partinico ha dato l’ultimo saluto a Francesco Bacchi, ma esequie private

Sono stati celebrati questa mattina nella cappella del cimitero di Partinico, i funerali di Francesco Bacchi, il ventenne di Partinico, in seguito alle gravi lesioni riportate dopo una rissa scoppiata all’esterno della discoteca Medusa di Balestrate, in provincia di Palermo. La salma è giunta ieri a tarda sera nel comune del Palermitano.

Il carro funebre, scortato da diverse volanti della polizia, è stato accolto da due ali di folla, tanti giovani ma non solo, che ha voluto dare l’ultimo saluto al giovane. I funerali infatti, questa mattina, sono stati riservati soltanto alla famiglia.

Davanti al cimitero erano presenti diverse decine di persone che poi non hanno potuto assistere alle esequie. Agenti e carabinieri facevano entrare solo chi era presente in un elenco.

Sette gli indagati fra cui due minorenni

Non solo Andrea Cangemi, accusato di omicidio preterintenzionale. Sono sette gli indagati per la rissa davanti la discoteca Medusa di Balestrate dove ha trovato la morte Francesco Bacchi.

Ieri l’autopsia

Ieri nel tardo pomeriggio su disposizione della Procura si è tenuta l’autopsia, presso l’istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo. L’esame autoptico completo dovrà fornire elementi utili per accertare la causa esatta della morte di Bacchi. In evidenza una ferita alla testa e diversi ematomi al collo e al torace. Ci vorranno 60 giorni affinché i medici legali presentino la propria relazione al pubblico ministero.

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