Ucciso a calci e pugni in testa, al collo e al torace. Devastanti sono risultati i traumi al collo e al torace mentre i traumi in testa potrebbero anche essere frutto della caduta. E’ quanto mostra  l’autopsia sul corpo di Francesco Bacchi, il giovane morto durante una rissa nei pressi della discoteca Medusa a Balestrate. I medici dell’istituto di medicina legale hanno completato ieri l’esame autoptico ma bisognerà attendere anche gli esami istologici per stabilire l’esatta causa del decesso che sarebbe stato provocato, come emerge dal video, da due calci sferrati da Andrea Cangemi il giovane di 20 anni arrestato e indagato per omicidio preterintenzionale.

I primi risultati dell’autopsia

Secondo quando sarebbe emerso dall’esame in questa prima fase la morte sarebbe stata provocata dalla concomitanza di diversi traumi alla testa e al torace. Bisogna verificare, però ogni ipotesi. Insomma bisogna accertare se Bacchi sia stato colpito al collo e al torace con alcuni calci e se il trauma alla testa posso essere stato, invece, provocato dalla caduta. Solo gli ulteriori esami stabiliranno quale fra quelli inferti sia stato il colpo che ha provocato la morte. Un dettaglio non da poco nella formulazione delle accuse definitive.

Cangemi ai domiciliari

Intanto si apprende che il gip Claudio Bencivinni ha accolto la richiesta dei domiciliari per Cangemi, il giovane accusato del delitto. Una scelta operata “poichè tenuto conto della giovane età e del suo stato di incensuratezza – scrive il gip –  la sua reazione per quanto sproporzionata non può ritenersi del tutto gratuita”.

Salma restituita alla famiglia

La salma di Bacchi è stata, adesso, restituita alla famiglia per permetterle di celebrare i funerali. La famiglia ha scelto esequie in forma strettamente privata questa mattina alle sette nella chiesetta del cimitero. Una scelta di riservatezza assoluta sia per l’orario che per il luogo.

Ad attendere la salma già dalle prima luci del giorno oltre 300 amici in piazza con striscioni, magliette e lenzuoli. Oggi, dunque, l’ultimo saluto al loro amico fuori dal cimitero e poi con una fiaccolata in giro per il centro di Partinico.

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