La corte d’assise di Palermo ha condannato all’ergastolo Giuseppe Lucido Libranti, Giuseppe Lombardo e Giuseppe Antonio Vassallo per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Giuseppe Billitteri, un venditore ambulante vicino a Cosa nostra, scomparso il 22 marzo del 2012 e mai più ritrovato.

La corte ha accolto la richiesta del pm Francesco Del Bene. Billitteri, secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbe avuto la peggio e sarebbe stato ucciso per i contrasti emersi tra i capomafia che avrebbero voluto unire i mandamenti di Partinico e San Giuseppe Jato dando vita a un’unica grande cosca, quella di Camporeale.

La vittima, infatti, non sarebbe stata d’accordo con il piano di riorganizzazione. Quando la moglie di Billitteri denunciò la scomparsa del marito, i carabinieri avviarono subito le ricerche e fu trovato il cellulare della vittima.

Nessuna traccia del corpo però. A parlare dell’omicidio, nel 2014, fu il pentito Giuseppe Micalizzi, che ha confermato e ricostruito nei particolari quanto emerso da alcune intercettazioni. Grazie alle sue dichiarazioni, il corpo di Billitteri fu cercato nelle campagne di Camporeale ma non fu trovato.