E’ stato fermato dai carabinieri il proprietario di casa che questa mattina avrebbe ucciso Aleandro Guadagna di 32 anni. La vittima era il suo inquilino e sembra che alla base dell’omicidio ci siano alcuni affitti non pagati e una lunga serie di contese fra i due che sembra andassero avanti da tempo ma senza mai far pensare ad un epilogo tanto tragico.
L’indiziato dell’omicidio ha 77 anni ed è stato rintracciato all’interno del Centro commerciale La Torre mentre la sua auto è stata trovata vicino la sua abitazione. A bordo della vettura è stato trovato un fucile. Sul luogo del delitto sono state recuperate alcune cartucce. Il presunto assassino è stato portato in caserma al comando della compagnia San Lorenzo per eseguire l’esame dello stub per accertare se ci siano o meno tracce di polvere da sparo nelle mani dell’anziano.
I carabinieri nell’abitazione del presunto omicida
I carabinieri erano, prima, andati nell’abitazione dell’uomo, la casa in cui risiede, ma non lo avevano trovato. Ai militari i familiari hanno raccontato che il loro congiunto era uscito presto da casa. L’uomo aveva lasciato una lettera nella quale spiegava cosa stesse per fare anche se non nel dettaglio. Sto andando a sistemare la questione degli affitti non pagati con l’inquilino era il contenuto del messaggio lasciato ai congiunti. Ma nonostante la lettera nessuno dei parenti aveva mai pensato per un attimo che potesse finire così, nel sangue.
Il proprietario di casa in Caserma per essere interrogato
I carabinieri lo hanno comunque ritracciato e portato in caserma. Il proprietario dell’immobile sarà, adesso, interrogato per ricostruire gli eventi. I Carabinieri cercheranno di capire cosa sia realmente successo e come la discussione sia degenerata fino a questo punto.
La vittima
La vittima dell’omicidio si chiama Aleandro Guadagna, 32 anni. Il giovane è stato freddato per strada pare nel corso di una lite.
La via Boccadifalco è stata chiusa. Il traffico nella zona è andato in tilt. Drammatiche le scene davanti al corpo del giovane ucciso. I familiari e gli amici sono intervenuti ma era ormai troppo tardi. A constatare il decesso i sanitari del 118.
La ricostruzione a caldo
L’omicida, secondo la prima ricostruzione a caldo, avrebbe atteso che Leandro Guadagna uscisse dal portone e avrebbe fatto fuoco. I familiari di Guadagna, sentiti i colpi, hanno subito chiamato il 112. Un’ambulanza è arrivata nel giro di pochi minuti, ma ai medici non è rimasto che constatare il decesso.
Intanto, i carabinieri del nucleo Investigativo ricostruivano i retroscena del delitto, alcuni testimoni hanno raccontato di quelle liti per gli affitti non pagati al padrone di casa. E le indagini hanno subito imboccato questa pista che ha portato al fermo del proprietario dell’immobile
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