E’ stato una lunga notte di interrogatori per gli agenti della squadra mobile che indagano sull’omicidio di Giuseppe Dainotti, il boss freddato ieri mattina attorno alle otto in via D’Ossuna nel quartiere Zisa a Palermo. Sono stati sentiti, parenti e amici della vittima.

Secondo quanto accertato l’uomo si stava recando al lavoro nel Dianotti’s bar e trattoria che si trova ad angolo proprio all’inizio fra corso Alberto Amedeo e via Lascaris. In via D’Ossuna è stato raggiunto da due killer a bordo di una moto che lo hanno affiancato ed esploso 4 colpi con una 357 magnum. Tre sono andati al bersaglio.

Due nella zona del torace e sono usciti, uno ha colpito la bicicletta elettrica con la quale viaggiava il boss. L’ultimo quello mortale sparato alla tempia. Secondo gli agenti il colpo di grazia sparato a distanza ravvicinata. Poi i due sono saliti verso piazza Ingastone.

Da lì sono saliti verso la via Serradifalco. In uno dei condomini tra via Serradifalco e via Aurispa i poliziotti hanno trovato un sacchetto con alcuni effetti e pare indumenti che potrebbero essere stati abbandonati dai killer.

In quella zona per diverse ore sono state notate auto della polizia che hanno fatto diversi sopralluoghi.

I funerali di Giuseppe Dainotti, il boss ucciso ieri in via D’Ossuna si celebreranno giovedì mattina alle 9.30 nella parrocchia Santa Maria della Pace in piazza Cappuccini a Palermo.

La chiesa non distante dalla via Dei Cripressi dove Dainotti viveva con la moglie di 48 anni.