• Il Terzo settore è popolato anche da “onlus o associazioni truffaldine che non rispettano le regole”
  • Lo dice Pippo Di Natale, portavoce regionale del Forum del Terzo Settore
  • Di Natale lancia una serie di proposte per riuscire a riconoscere finte associazioni e finte cooperative
  • La necessità di regolamentare il delicato settore che riguarda i servizi alla persona

“Tuteleremo il Terzo settore degli onesti. Ci costituiremo parte civile in tutti gli eventuali processi che si terranno contro sedicenti Onlus o associazioni truffaldine, che non rispettano le regole”. A parlare è Pippo Di Natale, portavoce regionale del Forum del Terzo settore che lancia in una intervista al giornale online Il Mattino di Sicilia una campagna di informazione su questo settore così delicato che riguarda i servizi alla persona gestiti spesso da finte associazioni o da finte cooperative.

Le proposte del Forum del Terzo Settore

Di Natale lancia una serie di proposte e chiarisce come provare a difendersi dalle cosiddette cooperative spurie (coop che coop non sono affatto) e dalle cosiddette associazioni spurie (associazioni che servono solo a eludere il fisco e il sistema delle autorizzazioni) che operano nell’ambito dei servizi alla persona.

I soggetti più fragili a maggior rischio

“In un momento così difficile i soggetti più fragili sono a maggior rischio – dice Di Natale -. Ma quello che più dispiace è che molte associazioni che si ammantano di essere di Terzo settore speculano e tentano di guadagnare sulle fragilità altrui. E siccome questo va a nocumento degli onesti io credo che sia obbligo per il Forum del Terzo settore costituirsi parte civile negli eventuali processi che si svolgeranno e che le vedranno imputate”

La necessità di costituire un osservatorio

Come si fa a rintracciare le associazioni? “Gli elenchi ci sono perché noi abbiamo il registro delle associazioni di volontariato, il registro delle associazioni di promozione sociale e il registro delle cooperative. Poi l’Agenzia delle entrate ha il registro delle Onlus. Il caso dell’associazione finita sotto indagine: era iscritta al registro delle Onlus ( I nonnini di Enza, dove gli anziani venivano maltrattati, ndr). Nel momento in cui si ottiene l’iscrizione nel registro delle Onlus alla fine nessuno andrà a controllare se sono veramente Onlus. Io credo che sia opportuno, e lo chiederemo anche agli assessorati alla Famiglia e Sanità, costituire un Osservatorio che monitori, controlli e verifichi quello che succede”.