E’ stata eseguita all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo l’autopsia sul corpo di Vincenzo Ribaudo, 42 anni, l’operaio di Belmonte Mezzagno morto dopo essere caduto da un’impalcatura durante i lavori di ristrutturazione al ristorante la Sirenetta a Mondello.
A chiarire le cause della morte saranno gli esami istologici che saranno eseguiti nei prossimi mesi. Da chiarire se Ribaudo sia caduto per un malore o per evento traumatico. Il giallo sarà risolto dai medici incaricati dalla procura nei prossimi mesi. La salma sarà restituita ai familiari per celebrare i funerali. L’operaio lascia la moglie e due bimbe.
Si cerca ancora di fare luce su quanto accaduto la mattina di lunedì a Mondello, a Palermo. Ribaudo suo primo giorno di lavoro, è morto cadendo da un’altezza di tre metri e sbattendo la testa. Troppo gravi le ferite, inutili i tentativi dei medici.
La procura ha aperto un’inchiesta e iscritto cinque persone nel registro degli indagati. Le indagini sono condotte dagli agenti del commissariato che hanno eseguito tutte le verifiche sul cantiere insieme ai tecnici dell’Asp e sentito i testimoni ad iniziare dai colleghi di lavoro, i titolari dell’impresa e chi ha commissionato i lavori .
Tanta la fatica per cercare un lavoro – soprattutto in questo periodo storico -, un attimo per perdere la vita sul luogo che dovrebbe permettere di “portare il pane a casa”. Il dolore per la morte di Vincenzo è ancora tanto. Lo si capisce anche leggendo il post di un amico, Simone, che su Facebook ha voluto ricordarlo così: “Ti ricorderò come un amico d’oro per come eri. Avevi ancora una vita davanti, ma purtroppo il destino è stato molto crudele. Riposa in pace Vincenzo e non ci abbandonare mai, un giorno ci rincontreremo perché non è un addio ma un arrivederci“.
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