• Al Policlinico di Palermo interventi ortopedici all’avanguardia
  • Un nuovo robot utilizzato in sala operatoria per le protesi al ginocchio
  • La clinica ortopedica punto di riferimento in Italia per la chirurgia della mano

Innovativi interventi e terapie all’avanguardia alla Clinica Ortopedica e Traumatologica del Policlinico di Palermo diretta dal professore Lawrence Camarda. La sanità d’eccellenza esiste anche in Sicilia ma non tutti lo sanno.

Protesi innovative

Ne parliamo con uno dei responsabili, il dottore Nicolò Galvano, tra i sette medici della clinica ortopedica.
“In questo momento stiamo facendo due cose molto importanti – precisa -. L’utilizzo della robotica per le protesi al ginocchio, e l’utilizzo delle protesi anche in chirurgia della mano, e nello specifico per quanto riguarda il polso e l’articolazione trapezio-metacarpale che si trova alla base del pollice interessata frequentemente da artrosi”.

L’utilizzo della robotica

La robotica per le protesi al ginocchio è una acquisizione recente per la clinica ortopedica, il robot è arrivato a Palermo circa due settimane fa. “Nella Sicilia occidentale – spiega ancora Galvano – siamo gli unici ad eseguire questo tipo di intervento. Il robot ci permette, in sala operatoria, di fare dei ‘tagli’ precisi senza sacrificare troppo l’osso ed i tessuti molli. Questo significa avere maggiore sicurezza in un risultato positivo del post-operatorio ed un recupero veloce per il paziente”.
Per quanto riguarda la chirurgia della mano, invece, la clinica ortopedica del Policlinico di Palermo è punto di riferimento nazionale. In Italia i centri che utilizzano delle protesi specifiche sono circa una decina.

Tanti pazienti per la clinica ortopedica

Alla clinica ortopedica del Policlinico di Palermo gli interventi eseguiti sono oltre 800 ogni anno.
“Adesso – precisa il dottor Galvano – stiamo ripartendo dopo il Covid. Per lungo tempo abbiamo fatto solo traumatologia, dovendo rinviare gli interventi meno urgenti. Ne abbiamo davvero tanti in programma, e le nuove tecnologie ci saranno di aiuto. Il nostro obiettivo è aiutare quanti più pazienti è possibile, soprattutto a curarsi nella propria regione. Andiamo avanti con grande determinazione, certo è che in sanità servirebbero nuovi medici e nuove energie”.

 

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