Elevate 803 sanzioni amministrative di cui 214 per violazione al codice della navigazione, 48 per violazione normativa sulla pesca, 134 per violazioni commesse da diportisti, 209 per violazione all’ordinanza balneare, 198 per altra materia.

Ancora sono stati avviati 68 procedimenti penali avviati di cui 3 in materia di pesca, 4 in materia di inquinamento, 29 in materia di demanio, 2 per violazioni alla normativa sulla sicurezza della navigazione, 1 in materia di archeologia, 5 per violazioni all’ordinanza balneare, 24 per reati comuni.

E’ questo il bilancio dell’operazione Mare Sicuro della Capitaneria di Porto di Palermo iniziata lo scorso 18 giugno. Un’operazione per rafforzare i controlli lungo tutto il litorale di propria competenza per garantire a bagnanti e diportisti un’adeguata e tranquilla fruibilità delle coste di metà Sicilia.

I militari della Guardia Costiera hanno proceduto, pertanto, ad una serie di controlli in mare ed a terra. Alla fine dei tre mesi i controlli sono stati 24627 di cui 1454 in materia di pesca, 5892 nel settore del diporto nautico, 1782 in materia di traffico marittimo, 4588 a tutela dell’ambiente, 6088 per la vigilanza sul demanio, 4823 altro.

Tra gli eventi di rilievo si segnala la denuncia di sei persone per occupazione abusiva di aree demaniali marittime (con sequestro di circa 6000 metri di spiaggia) e relative attrezzature nel mazarese, il sequestro di uno stabilimento balneare, per una superficie di circa 5000 mq) nel trapanese ed infine il sequestro di tre 3 depuratori comunali il cui cattivo funzionamento determinava lo sversamento dei reflui fognari non depurati all’interno dell’alveo di alcuni fiumi dell’empedoclino e da qui direttamente in mare.