I militari del Nas di Palermo, nell’ambito di servizi predisposti a livello nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, sul settore degli alimenti ed articoli destinati alle festività natalizie, nella giornata del 24 dicembre scorso, nel quartiere “Oreto” del capoluogo siciliano, hanno sottoposto a sequestro amministrativo due tonnellate di patate del valore complessivo di circa 4.000 euro, per la commercializzazione, senza che fosse stata attuata correttamente la tracciabilità degli ortaggi, in modo da garantire la sicurezza della filiera alimentare.

Le patate sequestrate

Questo ingente quantitativo di patate, provenienti dall’estero e privi di adeguate informazioni circa l’origine o eventuali trattamenti subiti, erano stoccate presso un deposito all’ingrosso di alimenti e, verosimilmente, destinato all’approvvigionamento di negozi e ristoranti etnici.

Nel prosieguo del controllo è altresì emerso che era stata installata una cella frigorifera, destinata alla conservazione dei surgelati, senza aggiornare la registrazione sanitaria dell’esercizio ed a conclusione dell’attività ispettiva sono state comminate al titolare sanzioni amministrative per complessivi euro 2.500 nonché avvisate le competenti Autorità amministrative e sanitarie.

I sequestri del Nas a dicembre

A dicembre il Nas di Palermo ha ispezionato 32 laboratori artigianali e aziende del settore alimentare e in particolare dolciario, particolarmente attive in questo periodo nella preparazione dei tipici prodotti destinati al consumo nelle famiglie nelle principali festività di fine anno, accertando irregolarità in 17 strutture, a seguito delle quali sono state segnalate alle competenti autorità sanitarie 17 persone, contestando sanzioni per complessivi euro 42.096. Nel corso degli interventi sono stati altresì posti sotto sequestro amministrativo 1.854 chilogrammi di alimenti irregolari, per un valore commerciale di circa 40 mila euro, nonchè eseguito un provvedimento di chiusura o sospensione nei confronti di un’azienda dolciaria della provincia di Palermo.

Le irregolarità

Tra le principali irregolarità contestate: la mancata applicazione delle procedure preventive di autocontrollo, tracciabilità degli alimenti con uso di materie prime di cui non era possibile identificare l’origine (elementi essenziali per dimostrare la provenienza e salubrità delle materie prime impiegate nella produzione dei prodotti), carenze igieniche dei locali, assenza o mancato aggiornamento della registrazione sanitaria in relazione all’ampliamento di locali o della loro destinazione, l’assenza di informazioni nelle etichettature dei prodotti, inosservanza delle norme inerenti la vendita dettaglio per corrispondenza. Sul settore della vigilanza sugli articoli ed accessori natalizi, fra cui giocattoli o i classici addobbi e luminarie, i titolari di 2 negozi di Palermo sono stati segnalati alle Autorità amministrative ed a loro carico sono state elevate sanzioni per euro 2.064, procedendo contestualmente al sequestro amministrativo di 2.267 articoli di fabbricazione cinese e destinati alla vendita sul territorio nazionale, risultati privi delle indicazioni previste in lingua italiana, per un valore complessivo di 6.700 euro.

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