Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha firmato un’ordinanza che entrerà in vigore domani e che prevede il divieto per gli esercizi di vicinato di vendere, per asporto, bevande alcoliche di qualsiasi gradazione prima delle 8 e dopo le 20; divieto che non si applica agli esercizi di vicinato che siano anche laboratori artigianali di produzione (gastronomie, gelaterie, rosticcerie, etc.) a condizione che non siano in alcun modo utilizzati contenitori di vetro e a bar e ristoranti per il consumo immediato all’interno del locale o nello spazio esterno di pertinenza.

L’ordinanza stabilisce, inoltre, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, self-service, bar, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie e similari chiudano all’1.30. In caso di violazione delle disposizioni, salvo che non si incorra anche in un reato, sarà applicata una sanzione amministrativa da 500 a 5.000 euro.

“In questi giorni più che mai – afferma il sindaco – vivibilità, decoro e tutela della salute coincidono come esigenza collettiva di tutta la comunità. Purtroppo, in questi primi giorni di lenta ripresa di alcune attività, si sono registrati comportamenti e fenomeni, a volte connaturati alla stessa tipologia di attività commerciali come quelle della Movida, che mettono a rischio la salute di tutti”.

Per Dario Chinnici serve una mediazione.”La nuova ordinanza sulla #movida rischia di riaccendere lo scontro tra residenti del centro storico, commercianti e avventori generando una tensione di cui, dobbiamo dirlo, #Palermo non ha bisogno, specie in un momento difficile come questo. La politica è mediazione e il suo compito è di trovare una soluzione che tenga conto dei vari interessi per perseguirne uno generale, ma senza sacrificare tutto il resto. Non abbiamo bisogno di fughe in avanti, ma di confronto e mediazione altrimenti a perdere sarà la città”.

Per Fabrizio Ferrandelli di Europa+ l’ordinanza va bloccata. “A Palermo bisogna fare la pace con la testa e la pace con la città, dobbiamo capire se siamo in una fase di chiusura o se siamo in una fase di riapertura – queste le dure parole del capo dell’opposizione in consiglio Comunale Fabrizio Ferrandelli.
l’Italia ha deciso di aprire una fase di riapertura, di consentire alle attività produttive di ripartire, ai cittadini di potere circolare rispettando le disposizioni di sicurezza.
Così come sono aperti i centri commerciali, negozi e mercati , devono poter riaprire e lavorare anche tutte le altre categorie merceologiche.
Mi schiero a fianco degli esercenti che si vedono penalizzati dalla nuova ordinanza del sindaco di Palermo, che vuole vietare dopo le 20 l’asporto di bevande o di altri generi.
Non tutti hanno le tasche per i ristoranti, non tutti hanno le tasche per potersi sedere in attività con laboratorio.
Ci sono anche ragazzi e meno giovani che vogliono poter prendere una bibita e poterla portare da qualche altra parte, ci sono degli esercenti che vogliono lavorare. Siamo nella fase di riapertura, questo non significa dover far venir meno la sicurezza e il controllo affinché le disposizioni di sicurezza vengano rispettate, ma chiedo al sindaco di Palermo di revocare immediatamente questa ordinanza”.

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