“Ieri si è riunita l’assemblea di Sinistra Comune che ha deciso la mia sospensione da assessore. Ho condiviso la scelta e l’ho comunicata al sindaco”.

Lo scrive su facebook l’assessore comunale Giusto Catania dopo che  una maggioranza trasversale creatasi in Consiglio comunale ha bocciato il finanziamento del Tram e dirottato le somme disponibli su emergenza cimiteri, strade e edilizia scolastica considerate le vere esigeze della città

“Un plauso ai consiglieri comunali Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno che hanno tenuto una giusta linea politica in difesa delle scelte strategiche per la città, fondamentali per continuare il processo di trasformazione di Palermo – continua Catania -. Il 9 gennaio è stata riconvocata l’assemblea di Sinistra Comune: in quella sede sarà chiaro se ci sono le condizioni politiche e programmatiche per continuare questa esperienza di governo”.

Per ufficializzare la scelta Sinistra comune ha tenuto oggi una conferenza stampa “Non siamo contenti di questo bilancio. E’ un atto che mostra le ferite delle scelte nazionali, con una finanza che ha impoverito i comuni, sempre più in grande difficoltà soprattutto in un comune come quello di Palermo, in cui c’è tanta evasione” ha sottolineato Barbara Evola, capogruppo di Sinistra Comune a Palazzo delle Aquile, in conferenza stampa via web. “Il comune – ha aggiunto Evola – esita un bilancio da quasi 1 miliardo di cui 400 milioni sono bloccati in fondi che non consentono di investire. La fotografia di una difficoltà evidente e un tentativo di movimento della politica che prova ad andare avanti”.

“Ci siamo ritrovati a dover esitare un bilancio nel quale sono intervenuti alcuni emendamenti discussi in una sede trasversale che ha fatto sì che venisse fuori una maggioranza diversa con Italia Viva, Oso e la Lega”. Evola ha puntato il dito proprio sugli emendamenti definiti “fuffa” e che “tendono a raccontare alla città che si vogliono riparare le buche, sistemare le scuole e sconfiggere la pace nel mondo”.

“I punti per me sono due – ha proseguito – hanno cercato l’ovvietà, tutti vogliamo migliorare le cose, ma chi ha fatto proposte non ha trovato soluzioni e poi si è stabilita una frattura tra la giunta e le forze politiche che siedono in consiglio comunale che non si sentono rappresentate a tal punto da cercare nuovi accordi”.

“I cittadini – ha concluso Evola – devono sapere che domani non ci sarà la colata per le buche e non saranno sistemate le scuole. Non potevamo votare un atto così modificato senza un confronto. Le scelte che stanno dentro quell’emendamento sono fuori dal programma dentro il quale noi continuiamo a stare”.

Arriva dalla Lega la reazione a questa posizione “Rilevato che l’ultimo sindaco d’Italia Leoluca Orlando non ha più la maggioranza che lo sostiene, vorrei interessarvi ad un argomento, cioè quello dell’autosospensione dalla giunta comunale di Giusto Catania proclamata dallo stesso comunistello da salotto. Essa non dispiega alcun effetto amministrativo e tantomeno politico, poiché l’auto sospensione dalla carica di assessore non esiste, non è contemplata da alcuna previsione normativa” dice l’vvocato Stefano Santoro responsabile del Dpartimeto giustizia della Lega.

“Ciò che esiste sono le dimissioni dall’incarico assessoriale, tutto il resto è fuffa!!!  Catania, preso atto del fallimento del suo progetto di trasformare Palermo in una obsoleta linea tranviaria e della fine dell’orlandismo, dimostri al suo elettorato coerenza e dignità, si dimetta da assessore rinunciando così al ruolo amministrativo e all’indennità mensile”.

“Ciò che mi continua a preoccupare è la posizione di Italia Viva che continua a flirtare con alcuni esponenti di Forza Italia e vota con l’opposizione pur mantenendo il proprio assessore in Giunta. Cioè lo stesso comportamento ambiguo adottato a livello nazionale dal loro leader Matteo Renzi, il quale attacca il governo pur mantenendo i suoi due ministri al governo, mentre i loro uomini a Palermo tramano per candidare un loro esponente alla carica di Sindaco della città”.

“Basta con l’ambiguità politica. I palermitani – conclude Santoro – hanno bisogno di lasciarsi in fretta alle spalle l’orlandismo,i comunisti, i post comunisti e i grillini ed essere amministrata con buon senso da un Sindaco forte e determinato e da una nuova maggioranza consiliare che abbiano a cuore i palermitani e lo sviluppo della città. Si dimetta dunque l’ultimo Sindaco d’Italia con un sussulto di dignità e lasci a nuove forze politiche il compito di amministrare Palermo”.

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