Si terrà nel giorno di san valentino, il 14 febbraio l’udienza di convalida dei fermi di Giovanni Barreca, il muratore accusato di aver ucciso la moglie e i due figli di 16 e 5 anni, e dei suoi complici Sabrina Fina e Massimo Carandente. Nel corso dell’udienza i tre indagati verranno interrogati dal gip di Termini Imerese. Sono state fissate invece per sabato le autopsie sui resti della vittima, Antonella Salamone, e dei figli, Kevin ed Emanuel.

L’autopsia dovrà chiarire tempi e modi

Gli accertamenti medico-legali dovrebbero chiarire le date esatte dei delitti e la causa della morte. Della donna sono state trovate solo le spoglie bruciate, mentre i ragazzi sarebbero stati soffocati e incaprettati. E’ stato nominato oggi il curatore che assisterà la terza figlia della coppia, risparmiata dal padre.

Gli omicidi sarebbero maturati in un contesto di folle ossessione religiosa. Barreca, evangelico, convinto che in casa ci fossero i demoni, avrebbe convinto lingue, conosciuti durante incontri di pregherai, a praticare sui familiari, posseduti da Satana, degli esorcismi. Il muratore sabato notte ha chiamato i carabinieri confessando gli omicidi. Ai complici gli inquirenti sono arrivati attraverso i tabulati telefonici del muratore.

I vicini della coppia palermitana a Sferracavallo

“Li conoscevamo ma erano molto riservati. C’era un rapporto cordiale, sapevamo che erano evangelisti ma non abbiamo mai saputo se c’erano momenti di preghiera in casa”.

Così una vicina di casa della coppia amica di Giovanni Barreca, il muratore 54enne che ha sterminato la sua famiglia ad Altavilla Milicia nel palermitano. Al momento Sabrina Fina e Massimo Carendente sono accusati di omicidio plurimo e soppressione di cadavere, sono ritenuti complici di Barreca nella mattanza di Altavilla. “Li vedevamo uscire ma non abbiamo mai parlato di nulla – aggiungono i vicini – Sappiamo che lei era stata adottata e che da piccola aveva subito delle violenze, ma poi c’era molto mistero su questa coppia”.

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