Col passare delle ore emergono nuovi macabri particolari sulla strage di Altavilla Milicia nel Palermitano. I due fratelli che sarebbero stati uccisi dal padre, Giovanni Barreca, un fanatico religioso, e da due complici conosciuti durante incontri di preghiera sarebbero stati seviziati e poi soffocati.

I carabinieri hanno sequestrato degli arnesi da camino che potrebbero essere stati usati per colpirli. Barreca, che avrebbe anche ammazzato e dato fuoco alla moglie, Antonella Salamone, era convinto che fossero posseduti dal demonio e che fosse necessario un esorcismo per liberarli. Kevin ed Emanuel, questi i loro nomi, sarebbero stati trovati legati mani e piedi con delle catene e con uno strofinaccio in bocca.

Strozzati con una sciarpa

Per strozzarli sarebbe stata usata una sciarpa. Per le sevizie sarebbero stati usati anche cavi elettrici.

È fissata per domani, nel carcere di Pagliarelli di Palermo, l’udienza di convalida dei fermi di Giovanni Barreca, accusato di aver assassinato la moglie e due dei tre figli, e dei suoi due complici, Massimo Carandente e Sabrina Fina.

Per tutti l’accusa è di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. Barreca e la coppia di palermitani potranno scegliere di non rispondere al gip, anche se il muratore ha già confessato. È stato lui, sabato notte, a chiamare i carabinieri.

“Ho ucciso la mia famiglia, venite a prendermi”, ha detto al telefono ai militari. L’indagato, un fanatico religioso con l’ossessione del demonio, ha risparmiato la terza figlia, una 17enne, unica sopravvissuta al massacro. Sabato verranno eseguite le autopsie sui corpi dei fratelli Emanuel, 5 anni, e Kevin, di 16, e sui resti della madre, Antonella Salamone. I due ragazzini, trovati senza vita sui loro letti, sarebbero stati soffocati con una sciarpa e incaprettati con delle catene, probabilmente venerdì.

Nella casa sono stati sequestrati attrezzi da camino coi quali sarebbero stati picchiati. Kevin ed Emanuel avevano anche degli strofinacci in bocca. Non sono ancora chiare invece la data e la causa della morte di Antonella Salamone, le cui spoglie carbonizzate sono state scoperte domenica sotto pochi centimetri di terra vicino alla villetta della coppia. I genitori della vittima dicono di averle parlato fino ai primi di febbraio. Il 2 dice la madre, il 4 sostiene il padre. Un testimone che gestisce un servizio di poste private sostiene però di aver parlato con la donna l’8 febbraio davanti alla sua agenzia e che la vittima fosse assolutamente serena.

L’assassinio della Salamone sarebbe avvenuto, secondo gli inquirenti, prima di quello dei figli. È stato nominato il curatore della ragazzina scampata alla strage. Affidata a una comunità protetta, sarà risentita nei prossimi giorni. Interrogata subito dopo la scoperta dei cadaveri, la 17enne era in casa in stato di choc, ha parlato di un esorcismo fatto dal padre e dalla coppia per scacciare i demoni dall’abitazione. “Li conoscevamo ma erano molto riservati. C’era un rapporto cordiale, sapevamo che erano evangelisti ma non abbiamo mai saputo se c’erano momenti di preghiera in casa”, dice una vicina di casa della coppia.

Antonella viva giovedì è venuta nel mio negozio

“Antonella Salamone l’ho incontrata giovedì 8 alle 16.15 davanti alla mia agenzia di posta privata. Dunque fino a giovedì era viva. Era serena e mi voleva dare dei volantini per pubblicizzare la vendita di alcuni cosmetici. L’ho vista serena anche se ultimamente mi diceva che voleva andare via dal paese e andare a Novara dai suoi parenti”.

E’ quanto ha raccontato oggi il commerciante che ha l’ufficio di poste private ad Altavilla Milicia in via Roma. Una testimonianza che cambia quanto ricostruito fino adesso. C’era chi aveva avanzato l’ipotesi che la donna fosse stata uccisa martedì scorso. La prima ad essere uccisa dal marito Giovanni Barreca.

“Antonella e Giovanni erano persone tranquille. Il 24 febbraio era organizzato un incontro in un bar per la presentazione dei cosmetici. – aggiunge il commerciante – Non erano fanatici, erano evangelici. Non so come sia stato possibile che sia accaduto tutto quello che dicono. Forse per una sudditanza psicologica, forse perché qualcuno l’ha plagiato. Giovanni era minuto. Da solo non avrebbe potuto compiere quello che è successo. Qualcuno lo avrà fomentato. Questa coppia non l’ho mai vista. I coniugi li conoscevo perché avevano utilizzato il mio negozio come fermo posta perché qui i corrieri avevano difficoltà ad arrivare”.

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