Gli avvocati Vincenzo e Sergio Sparti, legali di Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia che avrebbe guidato gli esorcismi e la conseguente carneficina nella villetta degli orrori di Altavilla Milicia, rinunciano alla difesa. Una decisione maturata “ragioni professionali”, come ha fatto sapere l’avvocato Vincenzo Sparti. Oggi verrà formalizzata la rinuncia per la Fina, lunedì invece per Massimo Carandente. La coppia è accusata, insieme a Giovanni Barreca, di omicidio plurimo e occultamento di cadavere.

Gli avvocati: “Rimetteremo il mandato”

“Rimetteremo il nostro mandato per problemi legati all’organizzazione del lavoro del nostro studio”,  hanno annunciato gli avvocati Vincenzo e Sergio Sparti. Il medico legale che era stato incaricato da loro come consulente per l’autopsia ha dovuto rinunciare per un problema di incompatibilità con un suo ruolo professionale. Resta nominato, invece, l’archeologo Roberto Miccichè, per l’esame su delle ossa umane. Secondo quanto si è appreso i familiari della coppia avrebbero già trovato dei nuovi legali di fiducia da sottoporre all’approvazione dei due indagati.

La conferenza stampa

Dalla conferenza stampa tenuta ieri nella stazione dei carabinieri di Bagheria, il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio aveva indicato i due palermitani come la guida di tutto: le pratiche per scacciare il demonio dall’abitazione in contrada Granatelli avevano avuto inizio già un mese fa, con croci e frasi come «in nome di Gesù, esci da questo corpo». Poi l’escalation e le torture dell’ultima settimana cui ha partecipato anche la diciassettenne adesso nel carcere minorile di Caltanissetta con l’accusa di plurimo omicidio aggravato in concorso.

La fiaccolata

Tanti sono scesi per le vie di Altavilla per prendere parte alla fiaccolata per ricordare Antonella Salamone e i suoi due figli, Kevin ed Emanuel, di 16 e 5 anni, assassinati dal marito e padre, Giovanni Barreca. Il corteo silenzioso, intitolato “Tante luci una comunità”, è partito alle 20.30 da piazza Belvedere.

All’triplice omicidio avrebbe preso parte anche la figlia sopravvissuta alla strage che avrebbe preso parte all’omicidio e oggi il gip ha convalidato il suo arresto. Uomini, donne e bambini hanno percorso le strade del piccolo centro in silenzio. Il paese è stato travolto da quanto successo nella villetta appena fuori dal centro abitato.

Il procuratore di Termini Imerese ha detto che in tanti hanno collaborato per cercare di ricostruire l’orrore che si è consumato tra le mura dell’abitazione.

Il triplice omicidio ha sconvolto non solo il piccolo comune alle porte di Palermo. Barreca si è costituito alle 3 di domenica scorsa raccontando di aver ucciso quasi tutta la sua famiglia – solo la figlia più grande, di 17 anni, è stata risparmiata – per “liberarla dal demonio”.

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