Per i familiari si tratta di un miracolo, per i medici che l’hanno accudita, di “un caso unico, inspiegabile”.
C’è un’atmosfera di grande festa al Bonino Pulejo di Messina, il famoso ospedale per neurolesi, dove una donna palermitana di 68 anni, Rosalba Giusti, si è svegliata dal coma dopo 3 anni e 9 mesi.

Per i medici era in stato vegetativo, senza cioè alcuna possibilità di ripresa. Rosalba era piombata nel buio della coscienza dopo un difficile intervento chirurgico subito al cervello a seguito di un aneurisma.
Una notte all’improvviso si è svegliata, ed ha chiamato l’infermiera. Adesso, come racconta Repubblica Palermo, riconosce i figli, risponde alle domande, ricorda e canta le canzoni di Massimo Ranieri e Claudio Baglioni.

Un caso eccezionale sul quale già si interroga la comunità scientifica internazionale e che dà speranza – perché per fortuna quella è l’ultima a morire – ai familiari di tanti pazienti in stato comatoso.

Uno degli specialisti del Bonino Pulejo dice: “Mai visto un risveglio così in 25 anni di attività”. Ora i figli della donna lanciano un appello alle istituzioni: “Trovate un centro più vicino per nostra madre”. Ma in Sicilia c’è solo un centro pubblico specializzato, quello di Messina, e un reparto Risvegli all’ospedale Giglio di Cefalù.

Rosalba adesso avrà bisogno di ritornare alla vita, e la riabilitazione sarà assai lunga. L’Asp di Palermo dispone del centro di Villa delle Ginestre per pazienti con lesioni spinali, ma non è ancora attrezzato per curare i pazienti con lesioni cerebrali.
Per Rosalba bisognerà trovare una soluzione. Intanto i figli non la lasciano un attimo sola, vogliono recuperare il tempo perduto.

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