Questa mattina il sindaco Leoluca Orlando insieme agli assessori Paolo Petralia Camassa e Roberto D’Agostino e al Capo di Gabinetto, Sergio Pollicita, ha incontrato a Palazzo delle Aquile, i rappresentanti della Consulta d’indirizzo della ASD Palermo, il Presidente Leonardo Guarnotta, Santi Magazzù e l’ex attaccante rosanero Vito Chimenti.

Durante l’incontro Orlando ha ribadito l’impegno perché nel più breve tempo possibile “e certamente entro la fine di luglio in tempo utile per la presentazione dei documenti necessari per l’iscrizione al campionato di C” si giunga ad una soluzione per l’affidamento alla società dello Stadio “Renzo Barbera”, “rispetto al quale – ha detto Orlando – non vi sono alternative di sorta perché la squadra di Palermo non può che giocare a Palermo”.

Il sindaco ha illustrato i contenuti della proposta già avanzata dalla Giunta al Consiglio comunale, che è l’organo decisionale da cui dipendono le decisioni finali su questa materia. “Lo sport in tutte le sue discipline a Palermo – ha aggiunto Orlando- ha trovato e troverà specie in questa difficile fase la massima attenzione possibile della Amministrazione Comunale” I componenti della Consulta hanno preso atto di quanto comunicato dal sindaco, che sarà riportato alla società sportiva, esprimendo il proprio apprezzamento e ribadendo la volontà di continuare un proficuo dialogo di collaborazione e sintonia. ”

Un dialogo – ha concluso il sindaco – che è simboleggiato dalla bandiera rosanero esposta sulla facciata di Palazzo delle Aquile a simboleggiare il legame forte che unisce il Comune e la città alla squadra”.

La vicenda dell’affidamento dello stadio alla società è venuto fuori le scorse settimane quandoormai trascorso quasi un anno dalla nascita della nuova società, dopo un campionato giocato e vinto, alcuni consiglieri, “scoprono” in un dibattito d’aula scaturito dalla comunicazione dell’invio di una nota della dottoressa Rimedio, responsabile delle risorse immobiliari, che ribadiva una richiesta di gennaio di “restituzione” della convenzione con la Us Città di Palermo per l’uso del Barbera (e ribadita l’8 maggio), che non esiste, una convenzione di affidamento al nuovo club rosanero dello stadio.

 

tadio che è, praticamente, l’unico impianto sportivo cittadino fruibile e praticabile, in un deserto di abbandono: vivo grazie anche al lavoro e all’attività del nuovo Palermo.

E nasce un caso. Dopo quegli interventi in consiglio, il Collegio dei revisori dei conti del Comune di Palermo ha inviato una nota piena di verbi al condizionale al Dirigente del Settore delle Risorse Immobiliari, al Capo Area dello Sviluppo Economico, al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, all’Assessore al Bilancio e al Ragioniere Generale segnalando che “è emerso che lo stadio ‘Barbera’ risulterebbe essere stato utilizzato ‘sine titulo’ e senza che, dal relativo utilizzo, sia stato riscosso dal Comune di Palermo alcun corrispettivo.

Articoli correlati