Maurizio Zamparini affida a una lettera aperta, pubblicata sul sito del club, la risposta a Unicredit, la banca che ha bloccato un fido da 2,5 milioni al Palermo; una decisione legata alla querelle per l’acquisto di Paulo Dybala e che potrebbe avere ripercussioni sul mercato di gennaio: “È con grande dispiacere che ho appreso da Vostra comunicazione del blocco affidamento sul conto corrente del Palermo Calcio per la cifra totale dell’affidamento in essere secondo contratto di 2,5 milioni di euro”.
“Il mio dispiacere e la mia tristezza – scrive Zamparini – non sono per il fattore economico, ma per una modalità di trattamento verso la società Palermo calcio. Infatti, da quando è iniziata la mia presidenza, mai abbiamo avuto alcun disguido, mai nessun ritardo nei pagamenti degli interessi, mai alcun problema sorto con la Società che ho l’onore di guidare e presiedere. Onore dovuto al nome prestigioso di Palermo: la squadra è la maggior espressione sportiva della città ed è un fatto sociale importante poiché la città spesso si identifica con essa”.
Zamparini cerca di mettere la banca contro la città e viceversa “Pertanto, ritengo che la Vostra grave decisione sia uno sgarbo a tutta la città di Palermo ed in particolare alla sua tifoseria. In tutti questi anni di mia presidenza, moltissimo ho dato del mio patrimonio per questa città e questa regione: voi, che ereditate nella Vostra storia un nome prestigioso come Banco di Sicilia, nulla avete dato ma solo preso. Io credo, da cittadino, che la funzione di una banca sia sopratutto sociale, per finanziare le imprese che creano ricchezza e posti di lavoro e – di conseguenza – anche lavoro e risorse per la banca stessa”.
Ma non mancano le parole forti di cui il Presidente del Palermo non fa mai mancare l’apporto “Con la Vostra decisione, priva del minimo rispetto e carica dell’arroganza che la ha espressa, mettete in un momento di difficoltà per fatti straordinari che ben conoscete, difficoltà che comunque supereremo con i nostri mezzi come abbiamo sempre fatto. Mettete, ripeto, in maggiori difficoltà la gestione del Palermo Calcio invece di aiutarla. Mi volete spiegare, e spiegare ai nostri tifosi e a tutti i cittadini, in nome di quale valore e quale principio trattate un Vostro cliente che sempre è stato corretto, con la decisione di togliere un affidamento che in data di oggi non è utilizzato ma che ci serve per tutti i pagamenti futuri come da budget, budget fatto a inizio anno tenendo conto appunto del Vostro affidamento bancario di 2,5 milioni? Vi ricordo che il Palermo Calcio dà lavoro e paga stipendi a 164 persone, insegna calcio a 232 ragazzi dai tredici anni in su e solo il costo di questo Settore Giovanile è pari ogni anno all’ammontare del nostro fido con Voi”.
“Mi sarei aspettato, per una banca che lavora con la città e provincia di Palermo, una proposta del genere: paghiamo noi ogni anno i costi del settore giovanile come sponsorizzazione. Penso che tale pensiero sociale sia però mille miglia lontano dal Vostro pensiero concentrato sul denaro. Se permettete, io che ho fatto e faccio il contrario di quello che voi fate, io do e voi prendete, se permettete mi ritengo fortunato e ritengo voi sfortunati e vi disapprovo fortemente”.
Zamparini conclude esponendo i dati dei costi che il Palermo ha sopportato sino ad oggi “con il Vostro istituto: quanto vi ha dato, non preso”.
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