La Sicilia e Palermo devono cavalcare l’onda dell’Innovazione per colmare il gap economico e infrastrutturale con il resto del Paese. Di connessioni, e connessioni digitali, s’è parlato oggi a Palermo, nella sede di Sicindustria con Roberto Lagalla, sindaco di Palermo. Una discussione a tutto campo sui temi dell’economia e dello sviluppo con il primo cittadino del capoluogo siciliano che rispondeva alle domande dei docenti Universitari Carlo Amenta e Sebastiano Bavetta
“Stiamo lavorando per Hub Innovazione alla Zisa”
Lagalla ha ricordato come il Comune di Palermo stia lavorando per la realizzazione di un Hub dell’innovazione negli spazi dei Cantieri Culturali Ex Ducrot alla Zisa. Una strategia che punta ad attrarre i giovani i talenti e creare un ecosistema che favorisca la connessione del tessuto imprenditoriale cittadino con le grandi companies dell’Hi tech. Lagalla ha ricordato come molte di quelle realtà abbiano già scelto di insediarsi in questa area territoriale, direttamente o tramite joint venture. “Palermo può diventare capitale del southworking”, ha concluso Lagalla che ha anche esortati
La Sicilia, dunque con i suoi hub di Palermo, Catania, Messina – senza dimenticare il nascente polo Greentech di Ragusa finanziato con i Fondi Pnrr – può ambire a ritornare luogo geopolitico esiziale negli assetti Mediterranei e globali.
Bignardelli, “Nella P.A. sacche di incompetenza digitale, serve formazione continua”
Serve però, un cambio di passo della pubblica amministrazione, i cui tempi non sempre sono allineati con la velocità richiesta al sistema delle imprese, come ha spiegato il direttore di Sicindustria, Fabrizio Bignardelli. “Non sempre il personale della pubblica amministrazioni ha le competenze per gestire la trasformazione digitale necessaria. Così ci troviamo a vivere in un mondo a doppia velocità, con le imprese costrette a correre per non essere estromesse dal mercato”.






Commenta con Facebook