L’integrale delle 32 sonate per pianoforte di Beethoven eseguite da dodici pianisti in altrettanti concerti: un progetto monumentale che si è aperto il giorno dell’Epifania a Palermo. E che si prepara al secondo appuntamento, con l’attesa musicista svizzera, ma di origine cinese, Mélodie Zhao che a soli 19 anni ha già eseguito e interpretato le 32 sonate del compositore di Bonn. Il progetto di Girolamo Salerno pesca tra le giovani generazioni del pianoforte, e Mélodie Zhao di certo è tra queste: la giovanissima pianista, appena ventiduenne, si esibirà infatti domani sera (venerdì 13 gennaio) alle 21 all’ ex chiesa di San Mattia ai Crociferi (via Torremuzza). Affronterà la “Sonata n.24, Op.78” e il virtuosissimo “Hammerklavier n.29, Op.106”. Enfant prodige del pianoforte, Mélodie Zhao ha iniziato gli studi a due anni, spinta dal nonno direttore d’orchestra, a nove è entrata in Conservatorio, a dieci ha tenuto il suo primo concerto da solista, dirigendo nello stesso tempo l’orchestra, e a 14 si è laureata; a 13 anni, è stata la pianista più giovane a registrare 24 Studi di Chopin e a 19, l’integrale delle Sonate per pianoforte di Beethoven.

Mélodie Zhao è figlia d’arte: il padre è il violinista Yuan Zhao, la nonna è ballerina e coreografa e le darà le prime lezioni di pianoforte, il nonno, direttore d’orchestra, scopre in lei un “orecchio assoluto”. Mèlodie – è nata in Svizzera, ma si considera cinese – ha iniziato a studiare pianoforte a due anni al Conservatorio Centrale di Musica di Pechino, con Jiaquan Chen fino ai 9 anni. Nel 2004, entra al Conservatorio di Ginevra sotto la guida di Mayumi Balet-Kameda e a 13 inizia a lavorare al “Bachelor of Arts” in musica con Pascal Devoyon presso l’Università della Musica di Ginevra. A 14 anni consegue la laurea con il massimo dei voti e riceve il premio François Dumont per la migliore interpretazione di una sonata di Beethoven. A 16 anni riceve il Diploma di Master solista con lode, ma anche i premi Georges Filipinetti e Carola Pajonk come musicista con la più alta e raffinata sensibilità musicale. Dopo aver debuttato a sei anni in teatro a Pechino, Mélodie Zhao esegue il primo recital da solista a dieci anni a Ginevra. A 13 anni, si è esibita come solista con l’Orchestra da Camera di Zurigo diretta da Muhai Tang, così come con la Belgorod Sinfonica dalla Russia. Si è esibita anche con l’Orchestre de la Suisse Romande, il Balletto Nazionale della Cina Symphony Orchestra, la Shanghai Symphony Orchestra. Con il suo primo CD, a 13 anni, ha battuto il record mondiale di pianista più giovane a registrare i 24 Studi di Chopin. Tre anni più tardi, registra gli Studi completi di Liszt e, nel 2014, diventa la pianista più giovane nella storia della musica a registrare l’integrale delle Sonate per pianoforte di Beethoven, rilasciate da Claves Records sotto la supervisione del suo insegnante Pascal Devoyon e suo padre Yuan Zhao. Mélodie Zhao è anche direttore d’orchestra e compositrice: la sua “Sonata per pianoforte sul tema Springs”, è stata eseguita al Festival di Jinan (Cina) con molto successo.

Dopo questi due primi concerti, il programma si srotolerà in concerti domenicali, sempre alle 19. L’appuntamento al CHA, il locale che ospita le presentazioni al pubblico dei diversi pianisti, sarà invece, il sabato precedente alle 19,30. Domenica 22 gennaio sarà la volta della pianista bulgara Nadejda Tzanova impegnata nella “Sonata n.8, Op.13” e nella “Sonata n.11, Op.22”.

I biglietti (da 10 euro; abbonamenti da 35 euro) sono acquistabili presso l’Accademia Palermo Classica in via Mariano Stabile 273; online sul circuito Box Office Sicilia; la sera stessa del concerto alla Chiesa di San Mattia dei Crociferi. Info: www.palermoclassica.it.