Questa volta Valentina Lisitsa si farà in tre. La grande pianista ucraina che ogni volta meraviglia il pubblico per la sua delicatezza e virtuosismo, quest’anno ha deciso non solo di bissare il suo appuntamento con Palermo Classica, ma addirittura di triplicarlo: da sola, con l’orchestra e in duo con il violinista israeliano Guy Braunstein.
Per il recital solistico dedicato a Tchaikovskij siederà al pianoforte (domani, 9 agosto, alle 21 alla GAM) in un programma dall’intensità inesauribile, ricco di passione, destrezza e abilità tecnica. Domenica 12 agosto la Lisitsa affiancherà la Palermo Classica Symphony Orchestra diretta dal nuovo direttore artistico del festival, Arman Tigranyan, in un programma interamente dedito a Beethoven, che comprende il “Quarto concerto per pianoforte e orchestra in Sol Maggiore”, uno dei meno conosciuti del compositore, dove i tradizionali rapporti tra solista e orchestra vengono rivoluzionati lasciando allo strumento pianoforte l’esposizione del primo tema ripreso in seguito dall’orchestra nel primo tempo.
Il concerto si srotolerà poi lungo la “Terza sinfonia, l’Eroica”, vero esempio di sinfonismo delle masse, colonna sonora di chi crede nei propri ideali. Martedì 14 Valentina Lisitsa sarà invece allo Steri, in duo con il celebre violinista israeliano Guy Braunstein, il più giovane Primo Violino di tutti i tempi ad essere ingaggiato dalla Berliner Philharmoniker, incarico mantenuto dal 2000 per dodici anni prima di dedicarsi alla carriera da solista. Il loro sarà un vero e proprio “confronto” musicale in un programma fresco e disteso che nella prima parte schiera Mozart e Beethoven. E si volge in riflessione e ripiegamento introspettivo nella “Sonata n. 2, Op. 100” di Brahms. Infine, la poesia tratta dall’Evgeny Onegin di Tchaikovsky, con un arrangiamento per violino e pianoforte (dello stesso Braunstein) su uno dei brani più celebri dell’opera, “Letter scene” (Act I).
Concerto 09 agosto | ore 21 | GAM
Piano solo Valentina Lisitsa
P. I. Tchaikovsky (1840-1893)
Coronation March in D Major d
Six Pieces for piano solo, Op. 19
1. Rêverie du soir. Andante espressivo
2. Scherzo humoristique. Allegro vivacissimo
3.Feuillet d’album. Allegretto semplice
4. Nocturne. Andante sentimentale
5. Capriccioso. Allegretto semplice
6. Thème original et variations.
Six Romances, Op. 16
1. Berceuse. Andantino
4. Oh!Chante encore! Allegro moderato
5.Qu’importe. Allegretto
Grand Piano Sonata, Op. 37a
I. Moderato e risoluto
II. Andante non troppo quasi moderato
III. Scherzo. Allegro giocoso
IV. Finale. Allegro vivace
Concerto 12 agosto | ore 21 | GAM
Piano, Valentina Lisitsa
Direttore, Arman Tigranyan
Palermo Classica Symphony Orchestra
L. van Beethoven (1770-1827)
Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 in Sol Maggiore, Op. 58
I. Allegro moderato
II. Andante con moto
III. Rondò (Vivace)
Sinfonia n. 3 in Eb Maggiore, Op. 55, “Eroica”
I. Allegro con brio
II.Marcia funebre – Adagio assai
III.Scherzo – Allegro vivace
IV.Finale – Allegro molto
Concerto 14 agosto | ore 21 |Palazzo Steri
Duo recital
Violino, Guy Braunstein
Piano, Valentina Lisitsa
W. A. Mozart (1756-1791)
Sonata per violino e pianoforte Sib Maggiore, K. 454
I. Largo-Allegro
II. Andante
III. Allegretto
L. van Beethoven (1770-1827)
Sonata per violino e pianoforte n. 9, Op. 47 “Kreutzer”
I. Adagio sostenuto-Presto
II. Andante con variazioni
III. Finale (Presto)
J. Brahms (1833-1897)
Sonata per violino e pianoforte n. 2 in La Maggiore, Op. 100
I. Allegro amabile
II. Andante tranquillo-Vivace
III. Allegro grazioso (Quasi andante)
P. I. Tchaikovsky/ G. Braunstein (1840-1893)
“Letter scene” da Evgeny Onegin, Op. 24
Valentina Lisitsa è stata una delle primissime interpreti a credere nella potenza del web: era il 2007 e la sua carriera stentava a decollare. L’intuizione è geniale: Valentina investe quasi tutti i suoi risparmi per chiedere alla London Symphony Orchestra di accompagnarla nella registrazione dei quattro concerti di Rachmaninoff. E li pubblica su Youtube. Da allora il suo canale ha accumulato oltre 115 milioni di clic e conta più di 250 mila iscritti. Insomma, Valentina Lisitsa non è solo la prima “star di YouTube” della musica classica; ma più precisamente, è la prima artista di musica classica ad aver convertito il suo successo su internet in una carriera mondiale in Europa, Stati Uniti, Sud America e Asia. Per il Washington Post, “è una pianista delicata, sensibile e fluida che può dolcemente increspare le chiavi con l’instabile smussatura dell’olio”.
Nata in Ucraina, Valentina studia al Lysenko Music School per bambini di grande talento, a Kiev, per iscriversi poi al Conservatorio. Indecisa tra due carriere – pianista e giocatrice di scacchi – decide per la prima al suo arrivo negli Stati Uniti, dove emigra con la famiglia. Qui conosce il marito, il pianista ucraino Alexei Kuznetsoff, con cui suona spesso in duo. Nel 2011 debutta con la Orchestra Sinfonica Brasileira dopo aver suonato, tra le tante, con la Chicago Symphony, WDR Symphony Orchestra Cologne, Seoul Philharmonic, San Francisco Symphony and Pittsburgh Symphony. Uno spettacolare recital a Londra nella Royal Albert Hall nel giugno 2012, davanti ad 8000 spettatori, segna definitivamente il suo debutto internazionale. Diventerà un dvd live in esclusiva per la Decca. Recentemente si è esibita con la Seoul Philharmonic Orchestra, London Symphony Orchestra, BBC Concert Orchestra, Bournemouth Symphony Orchestra, MDR Symphony Orchestra Leipzig, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, Orchestre National de Radio France, Strasbourg Philarmonic, Tchaikovsky Symphony Orchestra, Royal Stockholm Philharmonic Orchestra, Norrköpings Symphony Orchestra, Helsinki Symphony Orchestra, Cincinnati Symphony Orchestra, Baltimore Symphony, and Prague Symphony Orchestra. Valentina Lisitsa ha collaborato con direttori come: Paavo Järvi, Kristjan Järvi, Vasily Petrenko, Manfred Honeck, Yannick Nézet-Séguin, Vladimir Fedoseyev, Dmitrij Kitajenko, Jukka- Pekka Saraste, Michael Francis, Thomas Sanderling, e Lorin Maazel. Il suo ultimo CD “Love Story – Piano Themes from the Cinema’s Golden Age”, registrato per la DECCA Classics, è dell’agosto 2016.
Il violinista Guy Braunstein nasce a Tel Aviv e studia con ChaimTaub, e successivamente a New York con Glenn Dicterow e Pinchas Zuckerman. Inizia a esibirsi come solista e musicista da camera a livello internazionale sin da giovanissimo, con le orchestre e i direttori più grandi al mondo. Per la musica da camera ha collaborato con artisti del calibro di Isaac Stern, András Schiff, Zubin Mehta, Maurizio Pollini, Yefim Bronfman, Daniel Barenboim, Sir Simon Rattle, Mitsuko Uchida,e Angelika Kirschlager, per citarne qualcuno. Nel 2000, è stato il più giovane Primo Violino di tutti i tempi ad essere ingaggiato dalla Berliner Philharmoniker, incarico mantenuto per dodici anni prima di dedicarsi alla sua carriera da solista. Negli ultimi due anni si è esibito con la Danish National Symphony, l’Orchestre National du Capitole de Toulouse, la Bournemouth Symphony, la Noord Nederlands Orkest, e l’Orchestra Filarmonica del Teatro di Fenice. Ultimamente Guy è sempre più richiesto come direttore d’orchestra e la prossima stagione dirigerà orchestre quali l’Orquesta Sinfonica de Galicia, la Trondheim Symphony, l’Hamburger Symphoniker, e la Lahti Symphony.
Guy suona un raro violino, opera del liutaio Francesco Ruggieri del 1679.
PALERMO CLASSICA. Venti concerti in tutto, undici grandi solisti che suoneranno con la giovane ma cosmopolita orchestra sinfonica Palermo Classica alla Galleria d’arte moderna; più nove recital da camera nel cortile dello Steri. La stagione – curata fino alla scorsa edizione da Girolamo Salerno, ideatore del Festival Palermo Classica, che oggi cede la direzione artistica ad Arman Tigranyan – è inserita nel cartellone di Palermo Capitale italiana della Cultura.
Commenta con Facebook