I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della GdF di Palermo hanno eseguito un sequestro preventivo di proventi di reati tributari per un valore complessivo pari a circa 4,5 milioni di euro, vincolando disponibilità finanziarie, immobili, e autovetture nei confronti dei titolari di quattro ditte individuali in provincia di Palermo, che operano nel settore della commercializzazione dei pallets.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica palermitana, si fondano su ispezioni fiscali eseguite dalle Fiamme Gialle nei confronti dei soggetti interessati dalle indagini, che hanno permesso di scoprire una rilevante frode fiscale mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

In particolare, attraverso l’incrocio di banche dati, sono state intraprese verifiche nei confronti di due aziende che sono risultati essere mere “cartiere”, in quanto prive dei requisiti minimi strutturali di cui dovrebbe essere dotata un’attività imprenditoriale.

Secondo le indagini, queste ultime hanno nel tempo emesso fatture per operazioni inesistenti per importi milionari a beneficio di altre due imprese, pure sottoposte a controllo fiscale, per consentire loro l’evasione delle imposte sui redditi e dell’lva.

Le indagini della Guardia di finanza hanno fatto scattare un decreto di sequestro preventivo urgenza nei confronti di quattro indagati: Roberto Favarò (titolare dell’omonima ditta individuale) e Francesca Sarro (della Eco Eur) avrebbero gestito le aziende “cartiere”; Giovanni Pellerito e Gaspare Sarro avrebbero invece utilizzato nell’ambito della propria attività le fatture false per evadere rispettivamente Irpef e Iva negli anni 2013-2015.

Ecco l’ammontare dei sequestri. Per Favarò: 879 mila euro; per Francesca Sarro, 507 mila euro; per Pellerito, un milione di euro; per Gaspare Sarro, due milioni di euro.

Il giudice delle indagini preliminari Filippo Lo Presti, ha convalidato il sequestro d’urgenza.

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