In piena stagione turistica Palermo si presenta con i rifiuti accatastati nei pressi dei cassonetti non svuotati da giorni. Cumuli di spazzatura non raccolta che si trasformano in discariche.
Nuovi incendi
Nel corso della notte i residenti hanno ripreso a incendiare la spazzatura. Notte di lavoro per i vigili del fuoco impegnati in diversi quartieri periferici.
I roghi a Brancaccio e Sperone in viale Giuseppe di Vittorio, al villaggio Santa Rosalia in via Francesco la Fata, via San Raffaele Arcangelo, e in via Generale Vito Artale. Nel quartiere la raccolta è bloccata da giorni nella zona di Bonagia, Falsomiele, Borgo Nuovo e nel quartiere Noce.
La commissione anche a Palermo
Un impianto di trattamento dei rifiuti che funziona a singhiozzo, una raccolta differenziata solo del 15% che fa scivolare Palermo in fondo alle classifica delle grandi città (oltre i 200mila abitanti) per la gestione dei rifiuti e tante cose da sistemare. E’ impietoso il quadro disegnato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti dopo un lungo sopralluogo a Bellolampo e ore di audizioni, in tutto ben sei ore di lavoro fra missione sul campo e convocazioni in prefettura.
Le parole del presidente
“Una città come Palermo non merita questo tipo di gestione dei rifiuti: è una delle grandi città con la peggiore percentuale di raccolta differenziata, si parla del 15%, quindi bisognerà migliorare” ha detto il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari, Jacopo Morrone, a Palermo, incontrando i giornalisti in prefettura al termine della giornata che ha visto i commissari svolgere un sopralluogo nella discarica di Bellolampo e poi effettuare alcune audizioni sul sistema dei rifiuti nell’Isola.
Buone intenzioni ma tanto da sistemare
“A Bellolampo abbiamo ascoltato tante buone intenzioni ma ci sono tante cose da sistemare, anche perché ci risultano da diversi anni incendi periodici e malfunzionamenti del Tmb” ha aggiunto. Nel pomeriggio i commissari hanno ascoltato il prefetto di Palermo Massimo Mariani, il procuratore del capoluogo siciliano Maurizio de Lucia e il procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto Giuseppe Verzera.
“C’è un filone di inchiesta della commissione sul sistema rifiuti in Sicilia – ha ricordato Morrone -. Potremo verificare se le parole di oggi diventeranno fatti concreti. Vigileremo su questo, abbiamo chiesto documentazioni anche per scongiurare infiltrazioni della criminalità organizzata nel sistema dei rifiuti. Vogliamo fare luce e accendere riflettori là dove la criminalità può inserirsi”. Un lavoro che proseguirà anche nei prossimi mesi.
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