Palermo torna ad essere invasa dai rifiuti. Un’emergenza intermittente e che continua da anni a causa dei ben noti problemi di carenza di personale e di mezzi di cui soffre la Rap. Nonostante gli sforzi dell’azienda, che ha cercato di bilanciare le assenze attraverso il ricorso a degli itinerari straordinari, ogni qual volta la macchina organizzativa si inceppa la spazzatura torna a popolare i marciapiedi della città, anche e soprattutto in punti nevralgici per la vita quotidiana dei palermitani come le scuole. In attesa del vertice a Palazzo Palagonia di domani, in cui il primo cittadino Roberto Lagalla e i sindacati dovranno discutere dello stato d’agitazione dei dipendenti della società Partecipata, la situazione è tornata ad essere critica.

Scuole di Palermo invase dai rifiuti

Ad evidenziare lo stato di degrado ed incuria sono le immagini che giungono da alcuni plessi scolastici del capoluogo siciliano. Dal centro alla periferia lo scenario è sempre lo stesso: ingombranti, rifiuti di ogni genere e i classici sacchetti di spazzatura. Un ammasso di sporcizia che costringe bambini e genitori a fare lo slalom fra l’immondizia, dovendo a volte camminare sulla sede stradale. Una situazione evidenziata per esempio davanti all’istituto Parlatore, in piazza Montevergini. Luogo nel quale sono stati spostati i cassonetti che prima erano in corso Vittorio Emanuele. La situazione non cambia nemmeno davanti all’istituto Regina Margherita, dove i ragazzi attendono il suono della campanella accanto ai sacchetti della spazzatura. “La cosa più triste è che i ragazzi nemmeno se ne accorgono. Li abbiamo resi assuefatti allo schifo“, ha commentato l’esponente di “Oso” Giulia Argiroffi. Concorde anche il presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico. “Non è decoroso e rispettoso nei confronti dei bambini. Le scuole sono dei siti sensibili e vanno fortemente rispettati“.

Aiello: “Cambiare regolamento per togliere cassonetti dalle scuole”

Una soluzione al problema arriva dal presidente della V Circoscrizione Andrea Aiello che, di fronte ad un simile problema, chiede provvedimenti immediati al Comune. “Scriverò al sindaco e al presidente della Rap Giuseppe Todaro affinché si possa modificare il regolamento della Rap per togliere il posizionamento dei cassonetti davanti alle scuole. Comprendo le difficoltà dell’azienda alla luce delle tante emergenze che si affrontano giorno dopo giorno in una città lasciata per anni ad uno stato di abbandono – sottolinea -. Ma la scuola non può essere teatro dell’emergenza rifiuti. Gli istituti devono essere luoghi di culturale ed inclusione. Un punto in cui i nostri figli possano crescere. Non si può accettare uno scempio simile, con otto cassonetti davanti agli istituti. Sono disponibile a fare dei sopralluoghi insieme ai tencici della Rap per valutare lo spostamento dei punti di raccolta, al fine di eliminare questa indecorosa situazione per i nostri dirigenti scolastici e le famiglie”.

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