Un momento di ricordo per rendere omaggio alla memoria della giornalista Giulia Randazzo.

Intitolato l’auditorium dell’ex noviziato dei Crociferi

Stamattina il sindaco Leoluca Orlando ha intitolato l’auditorium dell’ex noviziato dei Crociferi alla giornalista scomparsa nel 2010.

Raccontati alcuni episodi di vita trascorsi insieme

Presenti alla cerimonia, conclusasi al grido “Viva Giulia, Viva!” alcuni assessori della Giunta, amici, parenti, congiunti e colleghi di Randazzo che hanno voluto ricordarla raccontando alcuni episodi di vita trascorsi insieme.

Orlando: “La sua professionalità al servizio dei diritti dei cittadini”

“Giulia Randazzo – ha detto Orlando – ha dato la sua vita, la sua professionalità di giornalista al servizio dei diritti dei cittadini. Lo ha fatto per tanti anni nella nostra città, lo ha fatto a Caltanissetta, a Siracusa, confermando grande sensibilità e una grande capacità giuridica di risolvere i problemi sempre tenendo presenti i diritti degli ultimi. A lei la città di Palermo deve molto. Grazie Giulia, grazie”.

Giulia Randazzo era nata a Bompietro, nelle Madonie, A Palermo arriva per compiere gli studi universitari e tra i suoi docenti ci sarà anche Leoluca Orlando. La passione del giornalismo la porta a contribuire alla rivista Papir, il magazine del movimento dei Verdi in Sicilia. A Papir con Giulia Randazzo ci saranno altre penne prestigiose al femminile, da Marianna Bartoccelli ad Anna Pomar.

A fianco di Orlando per ricostruire Palermo

All’inizio degli anni novanta, Giulia sposa il progetto della Rete di Orlando. Della giunta comunale di Palermo e del sindaco “rivoluzionario”, Giulia sarà la voce narrante e visionaria. Grande competenza amministrativa e conoscenza della macchina pubblica, faranno della Randazzo un prezioso e insostituibile punto di riferimento di quel progetto politico e amministrativo.  Sono gl anni che portano alla “spettacolarizzazione” del Festino ed alle attività di internazionalizzazione che faranno di Palermo una capitale europea.

Da Siracusa alla Regione per seguire Bufardeci

Conclusa l’esperienza al Comune di Palermo, Giulia sarà in prima fila nella battaglia per i concorsi pubblici negli uffici stampa. Da Palermo passerà al Comune di Caltanissetta. Vincerà il primo concorso pubblico per addetto stampa al comune di Siracusa. Da li continua il suo lavoro, nel segno di passione, competenza e rigore amministrativo. Con la nomina di Titti Bufardeci alla vicepresidenza della Regione siciliana, nel 2008, Giulia viene distaccata a Palermo e continua a seguire l’ex sindaco di Siracusa. Come al solito è un vulcano di idee. Sotto la sua direzione, la sala stampa dell’Assessorato regionale al Turismo verrà intitolata a Paolo Borsellino. Spirito combattivo e indomito, e senso dell’ironia erano la cifra umana della donna e della professionista.  Giulia Randazzo muore nel 2010 per il male del secolo.