Attualmente si stima che i praticanti buddhisti italiani siano circa 50.000 a cui si possono aggiungere altre 10.000 persone che saltuariamente frequentano centri e partecipano ad insegnamenti ed altri 10.000 di provenienza extracomunitaria. Anche le comunità palermitane sono diverse, forti e compatte: per loro e per tutte le associazioni legate al mondo buddhista, nasce un punto di riferimento.

E’ stata inaugurata oggi la nuova sede che il Comune di Palermo ha assegnato al Centro buddhista Muni Gyana e alle associazioni in rete del progetto “Ponti sottili”: si tratta di una delle strutture confiscate alla mafia di Pizzo Sella, in una posizione da cui si domina l’intera città. La villa (in via Grotte Partanna 5) permetterà di ospitare, in un luogo silenzioso e accogliente, meditazioni e insegnamenti, conferenze, gruppi di studio e dare vita ad una serie di attività sociali e culturali di servizio alla città.

“E’ importante pensare, crescere e operare nel rispetto di tutti, siano essi animali o uomini o anime – ha detto il Venerabile Lama Monlam, novantenne, molto seguito e rispettato anche per le sue doti di guaritore e la profonda conoscenza della pratica buddhista -, per questo motivo il principio fondante della nostra religione sta nella non violenza”; il cantautore Franco Battiato, che ha cominciato a praticare la meditazione negli anni ’70 e ha conosciuto il venerabile Monlam negli anni ’80, spiega che “con l’andare avanti degli anni, ho sempre più accettato il concetto di morte e di fine della vita. Oggi ascoltare il Maestro mi riempie di gioia. Credo che un centro come questo avrà un effetto benefico su tutti”.

Presenti Lara Gatto, presidente della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana; Giorgio Raspa, presidente dell’Unione Buddhista Italia, e il sindaco di Messina, Renato Accorinti, in veste privata, da seguace del Dalai Lama “oggi fare politica è una missione, nel rispetto delle convinzioni di ciascuno. E io sono felice di aver assunto questo carico”, ha detto Accorinti. Presente i consiglieri comunali Juan Diego Catalano Ugdulena e Nadia Spallitta. Dopo il benvenuto della direttrice del centro Muni Gyana, Lucia Geraci, sono stati presentati il progetto “Ponti Sottili” e le associazioni che aderiscono: H.R.Y.O. (Human Rights Youth Organization), Centro per lo sviluppo della consapevolezza Thar do Ling, A.P.S. TATAM, Associazione sportiva dilettantistica OKINAWA, Associazione QI, ABACA, “Il Canto di Los”.

Un grande passo in avanti, questa sede: sia il Centro Muni Ghyana che le diverse associazioni troveranno qui un punto di riferimento e un ambiente armonioso dove proporre le discipline, seguire gli insegnamenti, confrontare le diverse tradizioni, partecipare alle sessioni di studio e alle conferenze, oltre che ad una ricerca congiunta che indaghi la natura della realtà e della mente, promuovendo il rispetto come principio fondante della convivenza. Ognuna delle associazioni ha una sua linea specifica che verrà messa a contatto e in rapporto con le altre, con l’intento comune di creare benessere, ma anche interventi culturali e sociali sull’intero territorio e la città.

(foto di Francesco Saputo)