Non destano particolari preoccupazioni le condizioni della donna ricoverata dopo che un palo della luce le è caduto addosso durante la processione del venerdì santo a Palermo.
È successo in zona Calatafimi ed esattamente in via Paruta ad angolo con via Santa Venera.
La ricostruzione dei fatti
Durante la processione del venerdì Santo, vicino la chiesa di San Basilio la processione stava sfilando quando sembra che la croce abbia urtato i cavi elettrici destabilizzando un palo di supporto. Immediato l’intervento di carabinieri e delle ambulanze una delle quali hanno portato la donna all’ospedale Ingrassia in codice rosso.
La donna è stata colpita alle spalle. In ospedale i medici le hanno, però, assegnato un codice giallo. La donna non sarebbe, dunque, in pericolo di vita.
Indagini in corso
Sono in corso indagini e accertamenti tecnici che serviranno a capire perché il palo sia caduto. L’urto, infatti, non sarebbe dovuto essere sufficiente a farlo venir giù. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco per mettere in sicurezza la zona e verificare anche gli altri pali dell’illuminazione.
Tornano le processioni a Palermo
L’incidente, è avvenuto proprio quando, dopo tre anni di assenza a causa della pandemia, tornano le processioni del venerdì santo a Palermo. Le confraternite del capoluogo siciliano si sono organizzate per ripristinare la storica tradizione religiosa in occasione delle festività pasquali. Non ha fatto eccezione la chiesa del SS. Crocifisso, a Borgovecchio, dove le tre compagini religiose del quartiere hanno voluto dare un segno di unità e di pace, onorando la celebrazione eucaristica in un unico grande evento.
Il venerdì santo
Tanta la gente presente ad aspettare l’uscita della processione. Chiaro segno del legame che vi è fra l’evento della via Crucis e la cittadinanza. L’inizio della celebrazione liturgica è avvenuto intorno alle 17.30, con l’uscita della ‘vara’ di Gesù Cristo e quella a seguire, come da tradizione, della Madonna. Un corteo che procederà fra le strade del quartiere, per poi rientrare all’interno della chiesa intorno alle 23.30, termine ultimo fissato dalla diocesi per la chiusura degli eventi. Un limite temporale che ovviamente non è perentorio, ma necessario per dare una regolamentazione ad un simile evento durante il periodo di pandemia che si sta affrontando.
Da Borgovecchio un messaggio di pace e unità
Partecipatissima la processione di Borgovecchio, organizzata dalle tre confraternite del quartiere: quella del SS. Crocifisso, che di recente ha compiuto duecento anni dalla sua fondazione, quella della chiesa di San Giuseppe, fondata nel 1920, e quella della chiesa di Sant’Anna, gemellata con il comune di Castelbuono e la cui nascita risale addirittura a metà del ‘500. Le tre compagini del quartiere hanno voluto onorare insieme l’evento pasquale. Ciò per dare un messaggio di pace e serenità, in un momento nel quale le pagine di cronaca si riempiono di fatti di guerra.
“Speriamo che sia una Pasqua di vera resurrezione”
Elemento ricordato anche da Giuseppe Scavone, superiore della chiesa di Sant’Anna. “Spero che questo sia un momento di vera resurrezione, per uscire da questo periodo di pandemia e di guerra. Le nostre confraternite hanno deciso di unirsi per dare un messaggio di pace e di unità. Questo scenario di gente è qualcosa di meraviglioso. Le celebrazioni religiose sono davvero mancate in questi anni, soprattutto in un realtà come quella di Borgovecchio molto attaccata al mondo religioso”.
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