Il perturbante, la rappresentazione estrema di ciò che è sgradevole e malato, riesce tutt’oggi a comunicare a più livelli.
E’ il caso di “Paperi” di Marco e Giulio Rincione, una trilogia che sta facendo discutere, riscuotendo un successo di pubblico trasversale.
Appuntamento venerdì 10 Febbraio alle 17,30 al Teatro Montevergini con “Paperotten – Come sevizia Paperino” per un reading del fumetto-trilogia proposto dall’Assemblea Montevergini, in collaborazione con Altroquando. La lettura verrà accompagnata dalle musiche del polistrumentista Giancarlo Caviglia.
 I personaggi iconici di Walt Disney hanno accompagnato l’infanzia di più generazioni, piantando nello stesso tempo, profonde radici nell’animo dell’individuo che in età adulta continua a riconoscerli come totem immutabili di uno status quo rassicurante quanto ipocrita. Non è strano che la controcultura abbia attinto spesso all’iconografia disneyana per veicolare messaggi di forte critica alla società dei consumi, fino a giungere agli atroci pennuti dei fratelli Rincione.

Tre capitoli a fumetti, tre passi sull’orlo melmoso di un abisso nichilista in fondo al quale non è garantita nessuna consolazione. Una lettura crudele e pessimista, dove la profanazione delle icone infantili lacera la maschera sul volto di un’industria spietata, e denuncia i segreti dietro gli usci di una città-stato la cui economia si fonda sull’intrattenimento e dove la classe dominante sono i Topi, simbolo di un profitto rapace abituato a prevaricare con il sorriso sulle labbra.

 Da dove provengono questi paperi lerci, perversi, sconfitti? E perché sembrano piacere tanto? Attraverso il fumetto di Marco e Giulio Rincione si propone una discussione sul senso artistico del perturbante nei vari media, e lo strumento dell’eccesso come veicolo di temi sociali, in grado di suscitare nel lettore-spettatore una risposta emotiva che possa durare oltre il tempo circoscritto dell’opera in questione.