Il giudice per l’udienza preliminare Fabio Pilato ha assolto Giuseppe Fici 58 anni finito sotto processo poiché accusato di svolgere l’attività di parcheggiatore abusivo nella zona del Foro Italico a Palermo.

L’uomo, assistito dagli avvocati Daniele Piscitello e Marianna Raccuglia, era stato sorpreso a ottobre del 2019 mentre svolgeva l’attività non autorizzata di parcheggiatore sul lungomare. Gli avvocati hanno invocato l’istituto della non punibilità per particolare tenuità del fatto e alla luce del fatto che il loro assistito era incensurato.

“Non è ostativo – scrive il gip – alla concessione del beneficio il fatto che egli sia già stato sanzionato per la stessa violazione, ritenendosi che ciò non sia allo stato sufficiente a integrare il requisito dell’abitualità”. “Diverso argomentare varrà nell’ipotesi in cui l’imputato dovesse ancora una volta dedicarsi all’esercizio abusivo dell’attività”, sottolinea però il giudice nella sentenza.

A Catania posteggiatore abusivo minaccia giovane e viene arrestato

Arrestati un posteggiatore abusivo e un ladro di auto a Catania a fine luglio in due distinte operazioni della polizia. Vicende che in seguito alla denuncia fatta in questura hanno avuto degli sviluppi e dei risvolti.

Gli agenti in piazza Borsellino veniva contattati da un giovane che riferiva di essere stato minacciato poco prima da un parcheggiatore abusivo, il quale gli aveva chiesto del denaro per poter parcheggiare la propria auto. Il giovane indicava anche l’autore, un cittadino di nazionalità nigeriana, senza fissa dimora a Catania, il quale veniva immediatamente bloccato ed accompagnato in questura per i dovuti accertamenti. Si appurava così che lo scorso 15 giugno gli era stato notificato il cosiddetto Dacur, ossia il provvedimento del questore con il quale gli si vietava di accedere per un anno a piazza Borsellino e nelle vie adiacenti proprio perché esercitava l’attività abusiva di guardiamacchine.

Dopo la formalizzazione della denuncia da parte della vittima, il cittadino nigeriano veniva arrestato per i reati di tentata estorsione e minaccia, nonché denunciato per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Su disposizione del pm di turno è stato successivamente trasferito in carcere in attesa dell’udienza di convalida davanti al Gip.