Entro aprile consegneremo i lavori per potere avviare le procedure di bonifica del parco Libero Grassi“. Lo ha affermato l’assessore alla Rigenerazione Urbana Maurizio Carta. Un annuncio che arriva a qualche giorno di distanza dall’evento, tenuto sabato mattina presso l’Università di Palermo ed organizzato dal Rotary Club, relativo alla riqualificazione della Costa Sud. Dibattito all’interno del quale si è parlato anche delle condizioni di degrado vissute dall’area verde di Acqua dei Corsari, ad oggi oggetto di abbandono di ingombranti, di auto e perfino di più generali fenomeni di criminalità.

Carta sul parco Libero Grassi: “Avvio bonifica entro aprile”

La situazione al parco Libero Grassi rimane critica. Gli abbandoni di rifiuti continuano praticamente indisturbato. Gli incivili, approfittando di alcuni buchi nelle reti di protezione, entrano all’interno dell’area lasciando di tutti, anche rifiuti speciali e materiali di risulta edilizi. Fenomeno ben noto da e  che incrementa gli effetti di una situazione ambientale già critica, con operazioni di bonifica dell’area attese ormai da anni. Fatto su cui l’assessore alla Rigenerazione Urbana Maurizio Carta ha annunciato alcune novità.

L’obiettivo è avviare entro aprile i lavori di bonifica – afferma l’assessore -. C’è già un bando, un progetto che deve essere affidato per riportare in condizioni ottimali l’area verde. Un momento dopo, insieme all’Associazione Parco Libero Grassi, ad Alice Grassi e ed altri, si riprenderà in mano il piano per la realizzazione del parco vero e proprio. Sono due le fasi: la bonifica e il progetto per il quale bisogna andare ad individuare i finanziamenti”.

Ovviamente, ciò al netto delle fasi di controllo del territorio e di pulizia dell’area, ad oggi soggetta ad abbandoni di rifiuti e ad altri fenomeni di criminalità. “Sulla questione, non dipende solo da noi – sottolinea Carta -. Come è ben noto, c’è una parte del parco al momento sotto sequestro, ovvero quella interessata da un cimitero delle auto. Sarà la magistratura a decidere il da farsi”.

PNRR e il futuro della Costa Sud

Un progetto di recupero, quello relativo al parco Libero Grassi, che rientra nel più generale interesse, manifestato dall’Amministrazione e da alcune associazioni del mondo civico palermitano, per il recupero della Costa Sud. Un argomento di cui si parla da decenni ma che, ad oggi, ha visto soltanto esperienze estemporanee. Sono tante le aree che attendono una riqualificazione: dal fiume Oreto al pontile di Romagnolo, passando dal porticciolo della Bandita e per finire, appunto, al parco Libero Grassi. Progetti sui quali si aprono diversi spiragli, garantiti dai fondi del PNRR messi a disposizione dall’Unione Europea.

Saranno utilizzati i fondi del PNRR per portare avanti i progetti della Costa Sud – afferma Carta -. Qualche giorno fa abbiamo firmato un accordo col Commissario straordinario Zes Carlo Amenta che ci aiuterà sia per attuare i progetti ma anche nello snellimento delle procedure. Abbiamo chiesto qualche settimana fa una proroga nell’utilizzo dei fondi PNRR perché è chiaro che sarà necessaria l’approvazione di una variante urbanistica per l’area. Privati? Per eventuali gestione di aree di balneazione e lidi tutto deve passare dalle leggi di settore, fra cui il PUBG e il PRG”.

La storia del parco Libero Grassi

Da anni si parla in città dell’area verde di Acqua dei Corsari, che non ha mai registrato una vera e propria apertura al pubblico. Nel 2013 il Comune di Palermo ha intestato il parco, esteso su una superficie di 11 ettari nella zona di Acqua dei Corsari, alla memoria di Libero Grassi. Un intitolazione simbolica, su una delle più belle e depredate aree della città. Sono trascorsi tanti anni ma il parco, come detto, non è ancora sorto.

Il problema è da riscontrare nella necessità di effettuare delle operazioni di bonifica del sottosuolo. Fatto per il quale sono in corso una nuova serie di carotaggi. Il Comune di Palermo ha ammesso ufficialmente nel 2018 che “è stata effettivamente verificata la presenza di agenti inquinanti” e quindi ha approvato un progetto di fattibilità da 11 milioni di euro, ottenuti col bando regionale “PO FESR Sicilia 2014-2020 – Asse 6 – Azione 6.2.1”. “L’area è stata oggetto di una Analisi di rischio finalizzata a verificarne la contaminazione e l’eventuale pericolo per la fruizione umana. A seguito dei controlli, è stata effettivamente verificata la presenza di agenti inquinanti”. L’Analisi parla di metalli pesanti quali piombo, arsenico e stagno nel terreno, nel sottosuolo e nella falda, pericolosi per l’uomo.

Nel corso dell’ultima commemorazione del padre Alice Grassi, figlia dell’imprenditore simbolo della lotta al racket, aveva lanciato un ultimatum da presidente dell’associazione “Libero Grassi”, minacciando di richiedere il ritiro del nome del padre dall’intitolazione dell’area verde. Monito al momento rimasto tale, in attesa che il parco possa finalmente aprire i battenti al pubblico.

 

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