Pa.Art.TiAmo“, ovvero un acronimo che, esplicitato, diventa “Palermo Arte Ti Amo“. Questo è il messaggio trasmesso dal gioco di parole alla base del nome dell’evento presentato questa mattina in una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Reale. Festival che comprenderà al suo interno delle esposizioni, mostre, spettacoli musicali, workshop e dibattiti sui vari temi dell’arte urbana. Manifestazione in programma dal 12 al 19 marzo in varie sedi sparse all’interno del capoluogo siciliano. L’apertura sarà alla Mind House, con un spettacolo di musica a cui si unirà l’esposizione di alcuni illustrazioni. Saranno inoltre coinvolti l’ex Real Fonderia della Cala, il comprensorio di San Mattia Crociferi, i Cantieri Culturali della Zisa e Villa Filippina.

Obiettivo, far crescere artisti emergenti

Un evento che abbraccerà varie branchie dell’arte: dalla scultura alla pittura, passando alle già citate illustrazioni ed eventi musicali, nonchè un approfondimento sulla storia della fotografia, con un workshop dedicato al lavoro all’interno di una camera oscura. Un evento che Maria Chiara Quarta, organizzatrice di Pa.Art.TiAmo, presenta così. “Lo scopo è fare crescere gli artisti emergenti. Oltre alla Mind House, ci saranno eventi l’ex Real Fonderia alla Cala, sede degli eventi di pittura; l’area di San Mattia Crociferi, dove si svolgeranno conferenze e workshop nell’ambito di Palermo meet; abbiamo organizzato un workshop di fotografia all’Arvis. Un evento in cui verrà spiegato il funzionamento della camera oscura. Infine si aggiunge anche Villa Filippina, dove saranno realizzate delle mostre e degli eventi di confronto”.

Spazi e rete di artisti

Tanti i ragazzi, anche molto giovani, che esporranno le proprie opere nei vari stand previsti all’interno del festival. Fra questi c’è anche Claudia Di Leonardo, pittrice ed illustratice che parteciperà agli eventi dei Cantieri Culturali della Zisa. Tre le opere che saranno esposte: un dittico di dipinti realizzato con la tecnica dell’olio su tela, nonchè due illustrazioni, di cui una ispirata all’antologia Spoon River. Un momento che, secondo l’artista, servirà a dare spazio ai giovani. “Credo che sia un modo per fare rete, per conoscersi. Un momento di aggregazione e un’opportunità per farci vedere ed emergere in città, anche a causa della mancanza di spazi dove esporre e dove entrare in contatto con il pubblico che, spero numeroso, verrà a visitare gli stand”.

Un problema, quello della mancanza di aree da assegnare agli eventi culturali, più volte citato sia durante la conferenza stampa che durante la proiezione del video di presentazione dell’evento. Un problema che Valerio Muzio, organizzatore dell’evento, spiega in questi termini. “Gli spazi ci sono, ma stanno diventando sempre di più a pagamento. Per questo è importante avere un’organizzazione che possa far fronte alle spese. Inoltre, non è solo una questione di avere a disposizione gli spazi, ma anche e soprattutto una questione organizzativa. Non basta andare al Comune e chiedere un luogo dove esporre le proprie opere. Servono programmi importanti e un ampio spettro di artisti. Proprio per questo serve un’organizzazione che lavori sotto questo aspetto. E noi vogliamo essere proprio questo”.

Assenti gli assessori comunali

E’ lo stesso Valerio Muzio a ricordare poi che l’evento rappresenta una sorta di laboratorio, un’edizione zero per creare una rete necessaria per organizzare futuri eventi e avere maggiore possibilità di dialogo con le istituzioni. “Ricordiamo che il Comune è la casa di tutti”, ha dichiarato l’organizzatore durante la conferenza stampa a Palazzo Reale. Un evento al quale non si è presentato nessun esponente dell’Amministrazione. Tre gli assessori che erano accreditati come presenti all’evento: Sabrina Figuccia, Giampiero Cannella e Maurizio Carta. Nessuno di loro si è però presentato.

Un’assenza sulla quale gli organizzatori hanno così risposto. “Personalmente siamo dispiaciuti che non siano venuti – ha dichiarato Valerio Muzio -. Queste sono occasioni per toccare il nervo vivo della società che vuole produrre. Ma mi metto anche nei loro panni e capisco che ci sono altre priorità. Noi comunque, con o senza la partecipazione degli assessori, noi continueremo la nostra missione”.