Comizi distrutti, condotte obsolete e acqua col contagocce da anni, l’agricoltura del Partinicese è letteralmente in ginocchio. E non fa eccezione nemmeno questa ennesima torrida estate dove l’irrigazione è diventata quasi un privilegio e non più un diritto per chi vive di campagna. La denuncia parte dal Comitato invaso Poma, composto da sindacati, partiti, imprenditori e contadini, che ancora una volta torna alla carica per evidenziare una situazione disastrata nei 7 mila ettari coltivati del comprensorio Partinicese.

“Niente manutenzione”

A finire ancora una volta sotto l’occhio del ciclone è il Consorzio di bonifica Palermo 1, ente controllato dalla Regione che ha controllo sulla gestione degli impianti agricoli per l’erogazione dell’acqua dalla diga Jato. L’acqua c’è nell’invaso, il problema è che non può essere erogata in molte campagne: “In gran parte dei lotti, sia a caduta e che a sollevamento, non si fa manutenzione dalla notte dei tempi – sostiene il portavoce del comitato, Antonio Lo Baido -. Il Consorzio di bonifica non programma nulla, non si effettuano le riparazioni. Nel frattempo questa economica crolla e muore. A seconda delle zone, dal 50 al 70 per cento dei terreni non vengono raggiunti dal servizio idrico”.

Il finanziamento del I lotto

C’è poi il I lotto, totalmente chiuso oramai da oltre un decennio perché le perdite erano troppe. C’è in ballo un finanziamento già concesso da 17 milioni di euro per il totale rifacimento delle condotte. Ma anche qui c’è un problema sollevato dal comitato: “Onestamente non sappiamo più che a punto è l’iter, se è stato indetto l’appalto e se è stato assegnato – sostiene Lo Baido -. Neanche dal Comune sanno nulla”.

La gestione democratica dell’acqua

Il comitato infine rilancia con forza il ritorno alla gestione democratica dell’acqua. Il riferimento è alla legge 45 del 1995 che sulla carta è tutt’ora in vigore, anche se da anni si parla di riforma in realtà mai attuata pienamente. “Questa legge prevede delle assemblee costituite dai proprietari terrieri che dovrebbero a loro volta eleggere i propri rappresentanti per la gestione dell’erogazione idrica per uso irriguo. Invece da anni e anni sci si ostina a nominare commissari che hanno solo peggiorato la situazione”.

La replica: “Situazione difficile ma erogazione garantita”

I vertici del Consorzio di bonifica smentiscono che non ci sarebbero le dovute manutenzioni: “Possiamo certificare i tanti interventi effettuati sia in questa prima parte di stagione che nelle precedenti – ribatte Salvatore Marino, dirigente dell’area tecnica del Consorzio di bonifica Palermo 2 -. Riguardo alla tempestività ricordo al comitato che si sono delle leggi e degli iter burocratici a cui dobbiamo attenerci ogni qual volta per l’assegnazione degli interventi da effettuare. La rete idrica è senza dubbio vetusta e questo è assodato ma non è vero che addirittura non si eroga dal 50 al 70 per cento del territorio servito. A breve si dovrebbero proprio concludere degli interventi di sistemazione che garantiranno la ripresa del servizio idrico in alcune zone”.

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