Fuggi fuggi generale al Borgo Parrini durante il blitz di forze dell’ordine e polizia municipale nel corso del quale sono emersi lavoratori in nero e ambulanti abusivi. Ad essere stata anche chiusa temporaneamente un’attività imprenditoriale per le numerose violazioni accertate ed elevate multe e ammende per oltre 50 mila euro complessivi. I controlli sono avvenuti nel caratteristico borgo di cui si sente tantissimo parlare negli ultimi anni per via del suo boom turistico.

Le violazioni

Ad essere stati scoperti diversi lavoratori impiegati in nero all’interno di qualcuna delle attività commerciali che insistono lungo la caratteristica borgata. In un caso i carabinieri hanno provveduto a sospendere un’attività imprenditoriale per le numerose violazioni. La guardia di finanza invece ha pizzicato due ambulanti totalmente abusivi che non erano provvisti di licenza per il commercio e del relativo misuratore fiscale.

Le sanzioni amministrative

Pesantissime le sanzioni amministrative che sono state elevate. Soltanto i militari dell’arma hanno contestato ammende per 33 mila euro complessive e sanzioni amministrative per altre 26 mila euro. Dal giorno del blitz è anche chiuso l’ampio parcheggio all’ingresso della borgata sorto all’interno di un terreno privato. Per parcheggiare il mezzo veniva chiesta un’offerta libera dal custode.

Il boom turistico

Borgo Parrini è salito alla ribalta da circa tre anni grazie ad un imprenditore, Giuseppe Gaglio, proprietario di un nucleo di abitazioni che ha totalmente ristrutturato utilizzando lo stile dell’architetto Anton Gaudì che utilizza i colori bianchi e azzurri. A fare il resto alcuni tra residenti e commercianti che hanno addobbato le stradine con fiori e vari altri accessori artistici.

La nascita anche del commercio

Nel frattempo sono sorte varie attività collaterali, commerciali e anche culturali. Espansione che però ha finito evidentemente per attirare anche operatori commerciali scorretti. I controlli congiunti di carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale sono stati dettati proprio dall’esigenza di ristabilire le regole e soprattutto la corretta concorrenza tra operatori economici.

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