Dopo l’uscita del centrosinistra e delle realtà civiche e ambientaliste pronte ad un percorso comune in vista delle prossime elezioni amministrative, viene fuori anche un nuovo movimento civico. Prende il nome di “On-Polo civico Partinico” che si pone quasi di rottura con i tradizionali partiti, i quali vengono bacchettati per il loro silenzio e sui loro metodi visti come la causa del dissesto economico del Comune. Questa mattina a Partinico sono in distribuzione casa per casa ben 10 mila volantini in cui i promotori, che vengono dal mondo civico e culturale, spiegano le ragioni della nascita di questa nuova realtà che si pone l’obiettivo di contribuire in vista delle prossime elezioni. A Partinico si tornerà alle urne il prossimo autunno dopo tre anni di commissariamento, di cui due dovuti allo scioglimento per infiltrazioni mafiose.

Le difficoltà

Il polo civico anzitutto fa una disamina dell’attuale situazione e il quadro è desolante: “Anni contrassegnati dalla dichiarazione di dissesto economico, – si legge – che ha i suoi responsabili negli ultimi anni di cattiva amministrazione, nonché da una forte crisi economica, sociale, culturale, identitaria, causata dalla mancanza cronica di una seria e lungimirante classe politica, di qualsiasi schieramento e di ogni livello. Quando una Città tocca punti così bassi di degrado e di abbandono nessuno è senza colpa. Ma la politica più di tutti: non ha lavorato per garantire una classe dirigente adeguata in grado di assumersi la responsabilità delle sfide storiche che ci attendono, mentre i soliti, coloro che hanno amministrato questa Città negli ultimi decenni con risultati devastanti, sono pronti a ripresentarsi con la stessa faccia tosta con la quale hanno causato il disastro che viviamo”.

Il “No” con chi è stato causa dei disastri

Nel documento con chiarezza “On” anzitutto evidenzia che l’intenzione è di creare un’aggregazione ma non con chi è considerato essere responsabile del degrado che oggi paga la città. Si parla chiaramente di “alternativa”: “Ognuno di noi – si legge ancora – deve sentire forte il senso di responsabilità di dare un piccolo contributo, ma straordinariamente grande, alla Speranza; ciascuno di noi deve sentire forte il dovere di scendere in campo in prima linea, lottando per ritrovare la forza e l’orgoglio di essere Comunità, per recuperare la centralità nel nostro territorio e essere domani nella Storia: il Sogno di una nuova Partinico è ancora possibile”.

Lo scenario politico

Ieri è stata ufficializzata l’intesa è arrivata che vede insieme Partito Democratico, Europa Verde-Verdi, Rifondazione Comunista, Articolo 1, Legambiente Circolo “Gino Scasso”, e poi le realtà civiche composte da varie associazioni e altre organizzazioni come Partinico Solidale, Associazione Culturale Inikon, Cittadinanza Attiva, Uciim, Caritas Interparrocchiale, Atha e Associazione San Cataldo Baia della Legalità. Sul fronte del centrodestra invece ancora si cerca la quadra anche all’interno dei partiti stessi, come in Forza Italia dove in atto c’è uno scontro per la guida a livello locale.

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