Oltre 2 mila nuovi contribuenti a Partinico dovranno pagare la tassa sui rifiuti. E questo significa pagare tutti per pagare meno. A scoprire gli “invisibili” l’ufficio Tributi del municipio che ha effettuato un lavoro certosino di ricerca riscontrando altre banche dati collegate soprattutto alle utenze che risultavano avere un allaccio alla rete elettrica. Un lavoro che mai era stato fatto prima e che ha permesso di far emergere i soliti furbetti che sino ad oggi sono rimasti nell’ombra e non hanno mai pagato un centesimo di tassa sui rifiuti. Per loro adesso la pacchia è finita.
Lavoro che prosegue
Un lavoro che è stato completato in questi giorni ma i commissari prefettizi del Comune assicurano che ancora non è concluso. Si continuerà a scavare per intercettare tutti coloro i quali posseggono un locale ma non lo hanno mai denunciato al Comune ed è rimasto sconosciuto alle banche dati dell’ufficio Tari.
Il primo punto con il bilancio appena approvato
Intanto è stato messo un primo punto in questi giorni alla ricerca dei contribuenti invisibili, anche perché è stato approvato il bilancio. Per poter varare la manovra finanziaria era necessario ovviamente poter avere una certezza sulle utenze anche per approvare la previsione di incassi collegata al tributo. Dai 14 mila utenti si è passati a 16 mila. Questo ha permesso di poter notevolmente attutire gli aumenti collegati alla tassa sui rifiuti: infatti c’è stato un innalzamento dei costi di 700 mila euro rispetto allo scorso anno.
Approvato il bilancio
Con deliberazione della commissione straordinaria con i poteri del consiglio comunale è stato approvato il bilancio di previsione per il triennio 2022/2024, collegato al Dup, il documento unico di programmazione, il più importante degli atti con cui gli obiettivi politici dell’amministrazione vengono tradotti in scelte di bilancio. Inoltre, con delibera di consiglio sono stati approvati anche il nuovo regolamento di disciplina della tassa sui rifiuti, i piani finanziari del servizio di gestione dei rifiuti (Pef) per gli anni 2021 e 2022, atti già validati dalla Srr, le tariffe Tari da applicare dalla corrente annualità, le tariffe del canone unico patrimoniale sempre per annualità 2022.
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