Venerdì aveva ricevuto la notizia che il pm aveva chiesto per lei l’assoluzione nel processo per abuso d’ufficio per la vicenda della Multisala. Dopo la buona notizia la dirigente Maria Mandalà dell’ufficio tributi del Comune di Palermo.  ha subito il terzo atto vandalico alla sua auto.

Il cartello della dirigente

Dopo avere presentato la denuncia ha scritto un cartello e lo affisso sopra la macchinetta dove i dipendenti passano il badge, contro i dipendenti che definisce “una massa indegna”.

“Questo posto – scrive la dirigente – merita solo telecamere ed indagini. Grazie a Dio ci sono pure le persone per bene ma troppo pochi rispetto alla massa indegna”.

La dirigente di uno degli uffici più ‘caldi’ di Palazzo delle Aquile avrebbe trovato nei giorni scorsi l’auto rigata. E non sarebbe la prima volta. Nel cartello Mandalà lascia intendere che a occuparsi di chiedere ai contribuenti di pagare le tasse, c’è una pletora di persone che non agirebbero perseguendo l’interesse pubblico.

L’ufficio al centro di tante indagini

L’ufficio è finito più volte al centro di indagini che hanno rivelato un sistema di mazzette per “mettere a posto” le cartelle. Insieme con le Attività produttive e con i Cimiteri, si tratta di uno dei settori a più alto tasso di pericolo di corruzione.

La dirigente, per non lasciare l’automobile incustodita, la parcheggia sullo scivolo dell’ingresso dell’ufficio: “Non sono un’incivile – scrive ancora nel cartello – la macchina è posteggiata sullo scivolo alla vista di tutti contro gli atti ignominiosi che sono stati compiuti in questo posto. Vergogna”.

Il sindacato con la dirigente

Una presa di posizione forte. Il sindacato Csa, il più rappresentativo dentro al Comune, si schiera con la dirigente: “La dottoressa Mandalà ha fatto un po’ di pulizia e ha cercato di sistemare un po’ le cose. È la terza volta che succede. Cose come queste non dovrebbero mai accadere”.

La solidarietà dell’assessore

Anche l’assessore ai Tributi Sergio Marino, in una lettera, le ha espresso solidarietà. In Consiglio comunale è appena arrivata la delibera che aumenta la Tari di 8 milioni all’anno per tre anni.

La vicenda giudiziaria per l’ex Coca Cola

L’udienza si era celebrata davanti alla terza sezione penale per la vicenda relativa alla trasformazione d’uso dell’ex stabilimento Coca Cola. Il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione da tutti i capi di imputazione di abuso d’ufficio e abuso edilizio elevati nei confronti della Maria Mandalà, all’epoca dei fatti dirigente dell’ufficio Suap del comune di Palermo. La stessa, difesa dagli avvocati Enrico Sanseverino e Roberto Mangano, aveva rinunciato alla prescrizione.

Il pm invece ha chiesto la condanna degli altri imputati per il reato edilizio, ancora non prescritto, a 8 mesi di arresto e 40 mila euro di ammenda. Invece la declaratoria di prescrizione per i reati ti abuso d’ufficio. La sentenza è prevista per 8 luglio.